Le mani della ‘Ndrangheta sul termovalorizzatore e sul depuratore di Gioia Tauro (RC)

07.10 – È in corso dalle prime ore di questa mattina una vasta operazione della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzata all’esecuzione di un fermo di indiziato di delitto a carico di 7 soggetti, ritenuti responsabili di associazione mafiosa (cosca PIROMALLI), concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione e intestazione fittizia di beni, con l’aggravante di cui all’art. 7 della Legge nr.203 del 1991, nonché di un decreto di sequestro preventivo d’urgenza relativo alle quote azionarie di società operanti nel settore della depurazione e trattamento delle acque, trasporto e compostaggio dei rifiuti speciali non pericolosi. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.00 presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria.

07.35 – L’inchiesta “Metauros” svela, per la prima volta, il condizionamento della cosca PIROMALLI nella costruzione e gestione dell’unico termovalorizzatore presente in Calabria, ubicato a Gioia Tauro, in area prospiciente al porto, attraverso un consolidato sistema di sottoposizione ad attività estorsive delle società che nel tempo hanno gestito la struttura di trasformazione dei rifiuti. Ad analoga attività estorsiva era sottoposta la “I.A.M.” (Iniziative Ambientali Meridionali SPA) con sede a Gioia Tauro, operante nel settore della depurazione delle acque.

08.25 – Tra i fermati dell’Operazione Metauros della Squadra Mobile, del Comando Provinciale dei Carabinieri e del Nucleo Operativo Ecologico dei CC di Reggio Calabria, figurano LV.R, imprenditore nel settore dei trasporti su gomma, già Sindaco di Villa San Giovanni (marzo 2010 – maggio 2015), “collettore” delle tangenti ed unico interlocutore delle cosche “beneficiarie” del compendio estorsivo imposto alle società che hanno gestito nel corso del tempo il termovalorizzatore di Gioia Tauro e l’Avvocato L.G., già Presidente del Consiglio d’Amministrazione di “P.A. S.p.A.” nonché consulente esterno dell’ufficio legale del Commissario Straordinario per l’emergenza rifiuti in Calabria, uomo politico di riferimento del sodalizio mafioso dei PIROMALLI nell’opera di instradamento verso il termovalorizzatore di Gioia Tauro, attraverso l’impresa dei fratelli P.G., D. e Paolo di Gioia Tauro, anch’essi fermati nella medesima operazione. Con l’accusa di essere uno dei capi della cosca PIROMALLI e l’ideatore delle infiltrazioni nelle attività del termovalorizzatore di Gioia Tauro, è stato fermato anche l’avvocato G. P., già condannato per associazione mafiosa nel processo Porto.

Comunicato stampa – Questura di Reggio Calabria, 5 ottobre 2017

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