Teatro San Fili (Cs), la satira come condimento di un racconto leggero in “Quasi quasi m’ammazzo”

Marco (l’attore Francesco Aiello) è un piccolo imprenditore ormai sfinito dai debiti che decide di ritirare tutti i suoi soldi dalla banca, dando fondo ad ogni sua risorsa, e di lasciarli alla moglie per saldare tutti i debiti, dopodiché, secondo la logica dei tempi moderni, dovrebbe farla finita. Per decidere di riflettere sul da farsi entra in un ristorante e, intanto, decide di pranzare. È lui il protagonista di “Quasi quasi m’ammazzo”, la commedia di Giuseppe Vincenzi andata in scena al teatro comunale di San Fili. Ma Marco non è solo nel ristorante. Insieme a lui altri tre avventori, gli attori Paolo Mauro, Alessandra Chiarello e Stefania De Cola. I quattro personaggi animano una riflessione globalizzata su attitudini assunte a normalità quando ci si trova imbrigliati dentro: l’attenzione esagerata alla reputazione, il comportarsi per stereotipi riconosciuti a norma, l’apparenza potente quanto la realtà a certe latitudini. E il discreto e allo stesso modo grottesco universo borghese, tinteggiato nella quotidianità che adombra, per decoro, cadute e basse virtù. Il testo, pur non rinunciando a un’osservazione critica della nostra quotidianità borghese, vuole riappropriarsi dei toni di una comicità delicata, raccontando una storia che ha il principale e dichiarato scopo di intrattenere il pubblico: questa volta non sarà la comicità ad alleggerire i contenuti di critica sociale, ma al contrario, la satira sarà il condimento di un racconto leggero. Anche questa commedia rientra nel progetto “Diteca”, direttori artistici Dante de Rose e Marco Silani, gestito dalla Compagnia Teatro della Ginestra e sostenuto dalla Regione Calabria con fondi PAC Calabria 2007/2013 – Iniziative Culturali 2016 – Azione 2. Le musiche sono di Carlotta Proietti e Giuseppe Vincenzi, mentre il brano “Quasi quasi m’ammazzo” è suonato dalla O.M.O, Omissis Mini Orchestra. E nel finale di “Quasi quasi m’ammazzo” c’è un colpo di scena che, però, abbiamo promesso di non rivelare. Per conoscerlo bisogna che andiate a vedere la commedia a teatro alla prima occasione.

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