Convegno storico sulla “Brigata Catanzaro” con Oliverio e il presidente del Senato Franco Marini

“Questa è una giornata storica che ci consente di recuperare l’identità e l’orgoglio di un’appartenenza: essere figli di una grande terra”. Con queste parole il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha voluto rendere omaggio alla “Brigata Catanzaro” – che nella Grande Guerra si coprì di gloria ma che si rese protagonista anche di una vicenda drammatica e controversa con un clamoroso atto di rivolta – durante un convegno, nel centenario della seconda decimazione, che si è tenuto stamane all’Auditorium dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Scalfaro” di Catanzaro alla presenza, tra gli altri, del Presidente emerito del Senato Franco Marini, attuale presidente del Comitato anniversari di interesse nazionale. L’iniziativa, a cui ha aderito anche l’Ufficio Scolastico di Catanzaro, fa parte di un progetto più ampio promosso dall’Icsaic, l’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea e dal comitato spontaneo per le celebrazioni costituitosi nel Capoluogo, fortemente sostenuto dalla Giunta regionale “per ricordare il contributo dei calabresi alla Prima Guerra Mondiale e indirizzare le giovani generazioni a comprendere la necessità di preservare la pace e la concordia tra le nazioni d’Europa”. In apertura di convegno – in cui sono intervenuti Pantaleone Sergi, Presidente Icsaic; Vittorio Cappelli, storico Università della Calabria; Salvatore Bullotta, della Vicepresidenza della Giunta, che ha curato il progetto per conto della Regione; Mario Saccà, giornalista e autore di importanti ricerche sulla “Brigata Catanzaro”; Giuseppe Ferraro, storico Università di San Marino; Giulia Sattolo, storica; Giuseppe Caridi, presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria – è stato proiettato un frammento del documentario che i ricercatori dell’Icsaic hanno realizzato sui luoghi in cui operò l’unità dell’esercito che portava il nome del capoluogo calabrese. Per il Presidente della Regione Oliverio “ricordare l’eroismo della “Brigata Catanzaro” consente soprattutto ai giovani di abbeverarsi alla fonte delle loro radici. È un’operazione anche politica perché la Regione ha creato un’asse di investimenti proprio sul recupero della memoria attraverso un programma di sostegno ai luoghi del nostro patrimonio culturale del passato come le biblioteche e gli archivi storici, che in passato sono stati vittima di trascuratezza, o come l’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, che attraverso la ricostruzione dei processi storici ci aiuta meglio a capire la realtà e chi siamo, ovvero una grande terra con grandi potenzialità”. Molto denso di significato l’intervento del Presidente emerito Franco Marini: “Conoscere quel pezzo di storia della prima guerra mondiale – ha detto – ci aiuta a comprendere meglio i motivi alla base delle fibrillazioni attuali tra i Paesi del Medioriente. Proprio nel 1916, con una accordo segreto, Francia e Inghilterra si divisero l’Iraq e la Siria, scatenando un odio da allora insanabile contro l’Occidente da parte del popolo arabo. È da lì che bisogna ragionare per non ripetere più quegli errori”. Poi sulla storia della “Brigata Catanzaro” Marini ha sottolineato come questa sia “una storia di orgoglio. Una brigata, composta da calabresi e da meridionali, che ha combattuto in prima fila, con coraggio. Una storia gloriosa vittima di un’ingiustizia”. “Stremate da dieci lunghe battaglie sanguinose la “Brigata Catanzaro” aveva chiesto invano di lasciare temporaneamente la trincea o quantomeno le postazioni più a rischio – ha raccontato Saccà a cui si deve molto della ricostruzione di quegli eventi –. C’era stato un accordo ma fu tradito e la sentenza di morte fu quanto di più ingiusto potesse accadere”. Importante è stato anche il progetto di realizzazione di un folder filatelico commemorativo e di cartoline che verranno distribuite su tutto il territorio nazionale, grazie alla collaborazione di Poste Italiane, con Icsaic e Regione Calabria e per la cui illustrazione sono stati coinvolti gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. g.m.v

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