Damien Hirst: Treasures from the Wreck of the Unbelievable (Tesori dal Relitto dell’Incredibile)

Da domenica 9 Aprile a domenica 3 Dicembre 2017 presso Palazzo Grassi e punta della Dogana si è tenuta la più grande mostra d’arte di Damien Hirst in Italia, successiva alla prima avvenuta a Napoli nel 2004 presso il Museo Archeologico (The Agony and the Ecstasy). “Treasures from the wreck of the unbelievable” è un progetto complesso e ambizioso. Il prezioso carico esposto è un tesoro vecchio 2mila anni ritrovato in fondo all’oceano Indiano nel 2008. Appartenente a un liberto e collezionista originario di Antiochia vissuto tra la metà del Primo e l’inizio del Secondo secolo dopo Cristo, Cif Amotan II, era destinato per il tempio dedicato al dio Sole che egli aveva fatto costruire. A causa del naufragio della nave che lo trasportava, l’Apistos (“incredibile” in greco) il tesoro andò perduto. Fino a ora l’imponente collezione è appartenuta a Aulus Calidius Amotan, il progetto è in totale rottura con tutto ciò che egli ha affrontato finora. rassicurato dalle familiari figure. Significativa è la scelta di materiali di alcune opere: oro, argento e pietre preziose e soprattutto il vetro che a Venezia ritrova la sua patria. La cura dei dettagli, lo studio delle pose, il Trasformer “Huehueteotl and Olmec Dragon” accanto a “Hydra and Kali”, gli unicorni che invadono i sogni dei bambini realizzati grazie alla mano valida dell’artista-orefice, immergono l’osservatore in un turbine di fantasia e realtà, nel punto in cui si mescolano senza più permettere la distinzione tra l’uno e l’altro; uscendo dalla mostra però ci si ritrova in un mondo che è sempre lo stesso, tuttavia verità e falsità si sono uniti in un’unica realtà l’arte. (photo e video by VanaPhotos)

V.B.

fonte  –       vanaphotos.altervista.org

 

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