Chiusura straordinaria per il Pentedattilo Film Festival con la proiezione del film d’ animazione “Gatta Cenerentola”

Una chiusura da favola per il Pentedattilo Film Festival: è proprio il caso di dirlo, visto che è stata la proiezione – per la prima volta a Reggio Calabria – di “Gatta  Cenerentola”, il pluripremiato film di animazione ispirato alla favola contenuta ne “Lo cunto di li cunti” di Giambattista Basile, a concludere l’undicesima edizione della manifestazione. E, ancora una volta, come già accaduto nelle precedenti quattro serate, anche quella di ieri ha coinvolto un pubblico numerosissimo ed attento, che ha gremito il Cineteatro Metropolitano di Reggio Calabria per questa doppia proiezione (alle 20 ed alle 22). Un momento importante, data anche la presenza di uno dei quattro autori di “Gatta Cenerentola”, Marino Guarnieri, che è stato quest’anno anche giurato del Pff per la sezione animazione. Guarnieri ha appreso proprio durante il festival dell’ulteriore premio vinto dall’opera, ovvero quello come miglior film italiano, assegnato dal “Noir in festival”. Il che, ha sottolineato, è un dato positivo anche perchè non viene attuata una distinzione tra generi cinematografici: stessa cosa è accaduta anche con Ciak, che, oltre ad avere individuato “Gatta Cenerentola” tra i film dell’anno, ha anche inserito il protagonista, Salvatore Lo Giusto (doppiato magnificamente da Massimiliano Gallo), tra i personaggi iconici, definendolo miglior personaggio cattivo, senza distinguere tra personaggi animati e reali. Insomma, il cinema bello vince al di là dei confini dei generi. Un cinema che vince anche oltre i confini nazionali: infatti, “Gatta Cenerentola” è nella short list di 26 lungometraggi tra i quali saranno scelti i 5 candidati all’Oscar per il miglior film di animazione. Un successo straordinario, dunque, per questo prodotto interamente made in Napoli, frutto – ha evidenziato Guanieri – di un grande lavoro. Un lavoro che ha coinvolto anche artisti famosissimi come doppiatori (dal citato Gallo, a Maria Pia Calzone, da Alessandro Gassmann a Renato Carpentieri, a Mariano Rigillo): ma, in realtà, non sono state le voci ad adeguarsi ai personaggi – ha spiegato l’autore – ma il contrario. Ovvero, il labiale dei personaggi è stato strutturato sulle voci degli attori, in modo che corrispondesse perfettamente. E poi la musica, parte fondamentale del film, con l’apporto di altri grandi nomi, come quelli di Daniele Sepe ed Enzo Gragnaniello, solo per citarne alcuni. Un’opera realizzata al sud, che sta avendo un grande successo internazionale, è stata, dunque, la chiusura migliore per un festival da record, che ha coinvolto artisti internazionali – tra giurati e registi che hanno accompagnato i loro film, nel Borgo erano presenti rappresentanti di oltre 20 Paesi, dalla Bielorussia alla Romania, dagli Stati Uniti all’Australia – e tantissimi spettatori e appassionati, portando il mondo a Pentedattilo. Come sottolineato dai direttori artistici Americo Melchionda ed Emanuele Milasi, ” le casette in cui si proiettavano i corti erano strapiene, in tantissimi hanno seguito gli eventi: insomma, abbiamo creato una vera e propria comunità internazionale”. Parlando dei numeri enormi di questa edizione per quanto riguarda il pubblico, Melchionda e Milasi hanno affermato: “destagionalizzando l’evento, il turismo lo abbiamo proprio creato, abbiamo portato l’estate durante l’inverno. Siamo molto felici per quanto realizzato, per il successo delle numerose iniziative, come la masterclass di Basil Khalil e Daniel Chan, regista e sceneggiatore del corto “Ave Maria”, candidato all’Oscar nel 2016, o i workshop, o lo spettacolo con Giorgio Colangeli”. Appuntamento, dunque, ad agosto 2018, per la XII edizione del Pentedattilo Film Festival.

 

 

banner

Recommended For You

About the Author: Redazione ilMetropolitano