Trump: ” non sono razzista” . Ma viene paragonato a Stalin

Washington 07:10 – Negli ultimi giorni gli attacchi mediatici e di sdegno internazionale contro il Presidente Trump si sono fatti sempre più incisivi e frequenti, specialmente dopo le dichiarazioni sui “Cessi di paesi”. Ieri il Tycoon americano ha cercato di spiegarsi ai giornalisti.   “No, non sono un razzista. Sono la persona meno razzista che voi avete mai intervistato, ve lo posso assicurare”. Ha risposto così Donald Trump ai giornalisti che al Trump International Golf Course di Palm Beach, in Florida, gli chiedevano di commentare le accuse di questi giorni per le sue presunte frasi volgari sui paesi di origine degli immigrati. Ma se da una parte Trump cercava di mettere una “pezza” su un problema, dall’altra parte arriva un “attacco” da parte di un senatore repubblicano, nel quale viene paragonato a Stalin.  Jeff Flakes,55 anni,dell’Arizona,ha paragonato Trump a Stalin. Il paragone col dittatore sovietico che ha la responsabilità di 20 milioni di morti, è contenuto nel testo di un intervento sulla libertà di stampa che Flake dovrebbe pronunciare in Congresso mercoledì e nel quale si condanna il presidente per aver additato la stampa “nemica del popolo”. Flakes, parlando di democrazia in pericolo, ha aggiunto che “si tratta di un attacco senza precedenti e ingiustificato”.

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About the Author: Carlo Viscardi