All’Università Mediterranea di Reggio Calabria test per terremoti ed uragani

Il 1° febbraio viene presentato ed inaugurato il BUILDING FUTURE Lab: una Grande Infrastruttura per la Ricerca, unica nel suo genere, realizzata dall’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria grazie ad un finanziamento sull’Avviso PON n. 254/11. Una torre di oltre 16 metri di lato, su cui testare porzioni di involucro edilizio, con contemporanei riscontri e sperimentazioni nella Test CELL per le possibili alternative progettuali, inserita nel complesso della Cittadella Universitaria. L’idea di Corrado Trombetta e Martino Milardi, applica soluzioni tecnologiche di avanguardia, che prevedono la possibilità di effettuare test, prove e sperimentazioni su elementi costruttivi alle condizioni di rischio ambientale, sismico e d’uso ed in particolare sulle facciate e gli involucri degli edifici; test dinamici relativi alla sostenibilità energetica e ambientale degli edifici; sistemi avanzati per il disegno, la modellazione e la rappresentazione, prove su materiali e componenti, su sottosistemi costruttivi di sistemi morfologici, su sistemi strutturali e per edifici in uso. Completa il quadro un Laboratorio cognitivo per l’innovazione del progetto. Il cuore della proposta è la concezione del testing avanzato per i progetti oggetto di indagine, attraverso l’uso del compendio di macchine composto dal Test LAB, dal Test ROOM e dal Test CELL, progettate, brevettate e realizzate con l’Università Mediterranea; una tecnologia in cui si opera con strumentazioni all’avanguardia, attraverso sistemi mutuati dal mondo aerospaziale e aeronautico, per la verifica delle prestazioni dinamiche secondo le normative europee e americane, la simulazione e il monitoraggio dei comportamenti reali dei “sistemi tecnologici” alle sollecitazioni ambientali, compresi terremoti ed eventi atmosferici. Nell’occasione presentati test dinamici relativi alla sostenibilità energetica, ambientale e sismica degli edifici, come la prova di una facciata continua all’uragano e al terremoto; prove su Materiali e Componenti, su sottosistemi morfologici e strutturali, nonché servizi di Modellazione e Prototipazione di elementi costruttivi attraverso macchine ed attrezzature esclusive, progettate, brevettate e realizzate con partners internazionali come la Bosch Rexroth e la AluK. Il Laboratorio, già operativo presso l’Ateneo reggino, si candida ad essere un “grande attrattore” scientifico e tecnologico attraverso una fitta rete di partners e presenta punti di forza evidenti anche per il settore ambiente e rischi naturali, rappresenta un caso unico nel panorama internazionale e si candida a riferimento scientifico e tecnologico di eccellenza nel settore delle costruzioni. Con il BFL si vuole superare il tradizionale metodo di trasferimento delle esperienze progettuali e costruttive, e si punta a realizzare processi progettuali innovativi mediante esperienze sperimentali controllate, basate sul Testing per la definizione e la certificazione delle prestazioni di edifici e componenti “per la città del futuro”. Gli edifici realizzati secondo le certificazioni e sperimentazioni offerte dal BFL, e orientati verso le nuove tecniche adattive, integrate e smart, si collocano nel campo dei NZEB – Near Zero Energy Building, rispondendo così alle più avanzate prestazioni di Risparmio ed Efficienza Energetica, Produzione Energetica da FER, Tecnologie Low Carbon ed a bassa intensità energetico-materiale.

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