Gianni Alemanno a Reggio Calabria

P. Siamo con Gianni Alemanno il segretario dei sovranisti, oggi a Reggio Calabria per appoggiare la candidatura di Tilde Minasi e per spiegare l’asse con la Lega di Salvini?

A. Sì, la Lega per Matteo Salvini Premier, Credo che Salvini abbia fatto un mezzo miracolo, una grande operazione politica, lui ha preso la Lega di Bossi che stava al 4%, tra gli scandali e così via… l’ha presa che stava morendo e l’ha rigenerata, abbandonando la logica secessionista. Oggi la Lega non è più Lega Nord, ha cancellato la Padania, la secessione non c’è più nulla di tutto questo. E’ una forza politica nazionale che crede nel federalismo e che mette insieme la sovranità nazionale e il federalismo. Questa Lega secondo noi può avere un grande riscontro al Sud per tanti motivi: il primo motivo è perché è stata l’unica forza politica che non ha mai sottoscritto o votato per nessun governo tecnico di larghe intese, quindi è la migliore garanzia che non ci siano inciuci con la sinistra; secondo tema è che oggi il Sud non ha bisogno di clientelismo o assistenzialismo, ma di maggiore autonomia, con l’autonomia si può rimettere in moto il Meridione.

P. Il Movimento Nazionale per la Sovranità è nato da poco più di un anno, dalla fusione di Azione Nazionale e de La Destra. Ci puoi spiegare quali potrebbero essere i programmi in questo cammino comune con la Lega?

A. Allora il futuro qual è? Innanzitutto noi abbiamo questa missione, far vincere il Centrodestra unito. Poi all’indomani di queste lezioni vedremo cosa fare, vedremo se la Lega vorrà fare un grande partito che raccolga tutte le energie che si sono avvicinate in queste elezioni, non solo noi ma anche il Partito Liberale, il Partito dell’Autonomia Sarda e l’Ugl, lo storico sindacato di destra e tante altre piccole realtà. Si capirà se la Lega vorrà fare di queste forze un unico grande partito. Se questa sarà la scelta noi siamo pronti ad andare avanti con le nostre gambe, abbiamo fatto ben 11 candidature in queste elezioni, tra cui Tilde Minasi, quindi siamo aperti ad una successiva aggregazione. Poi vedremo dal punto organizzativo come farlo, per evitare quella fusione a freddo che già non funzionava ai tempi del PD.

P. Tilde Minasi, candidata al Senato, oggi ha rivendicato di non aver mai cambiato casacca, una delle poche a non poter essere accusata di questo. Tu sei qui oggi a dimostrazione che il Movimento la sostiene in toto, come vedi questa candidatura?

A. Tilde, è stata proprio richiesta dal Movimento Nazionale ed è difatto la capolista in Calabria, al Senato. Il primo della lista è Matteo Salvini, ma Salvini è candidato con altre 5 realtà. Per noi è un fatto molto importante non solo perché è una fedelissima come è stata definita, ma perché è una persona radicata sul territorio, con una grande esperienza, cioè il tipo di persona necessaria per garantire la presenza della Calabria a Roma. Ci vogliono persone radicate sul territorio e con esperienza proprio come Tilde, in più aggiungo che noi dobbiamo fare in modo che la nostra presenza negli ambienti della destra, che hanno fatto tanta militanza e tante battaglie al sud, siano un pò i garanti. Dobbiamo dimostrare che c’è una classe dirigente sul territorio che si pone a garanzia che il Sud sarà valorizzato. Quindi, in questo caso, la candidatura di Tilde Minasi, è doppiamente importante.

P. Ultima domanda, hai parlato di Europa, hai detto che siete europeisti, ma l’Europa in questo momento va rinegoziata, tu sei stato ministro all’Agricoltura, hai parlato di Bruxelles dove si cerca di far prevalere interessi economici, come la ri-disegnerebbe l’Europa Alemanno?

A. E’ una specie di campo da rugby. Al di là delle chiacchiere ogni Ministero, ogni commissario della commissione Europea fa gli interessi del suo stato. Oggi abbiamo uno squilibrio dell’Europa verso la Germania. Addirittura quest’ultima impone la stessa sua politica economica anche all’Italia, dunque è evidentemente un disastro. Noi siamo ancora in crisi economica e abbiamo anche tanta disoccupazione anche per una certa l’ostilità di Bruxelles. Quindi bisogna andare in Europa a schiena dritta, senza farsi suggestionare, senza andare lì a fare i primi della classe ma facendo in modo di far valere i nostri diritti e per fare questo bisogna rinegoziare tutti i trattati, bisogna cancellare chi distrugge l’economia italiana, andare lì e dire: “Noi siamo i contribuenti, ogni anno diamo 7 miliardi all’Europa, in cambio che ci date date!?” Quindi da questo punto di vista dobbiamo rinegoziare tutto e la Lega ha le idee chiarissime tutto il centro-destra ha detto che prima c’è la sovranità nazionale, poi ci sono i mercati di Bruxelles.

A. Grazie a Voi

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