Isaiah Berlin: la vita e il pensiero

Sempre grazie a Rubbettino Editore www.rubbettino.it per l’incessante opera divulgativa dei grandi pensatori liberali: poco noti nella nostra Italia. Un lodevole strumento per saldare saldamente (la cacofonia è voluta) l’Italia all’Occidente. Infatti, è stato appena pubblicato “Isaiah Berlin: la vita e il pensiero” di Alessandro Della Casa (pp. 342 € 18,00). Il libro ci aiuta a conoscere il lungo cammino di Berlin dalla natia Riga a Londra. Da lui sintetizzato con la frase “anche se mi sono anglicizzato parecchio, sono un ebreo russo”. Racconta dei suoi primi anni di scuola nel Regno Unito e dell’ingresso a Oxford. Forte in Berlin è l’amore per la libertà tanto che Ralph Daherendorf lo inserirà tra gli intellettuali erasmiani ossia quelli che non si lasciarono sedurre dalle sirene dei totalitarismi. L’incontro con il sionismo e i suoi esponenti: Ben Gurion, Weizaman, Jabotinsky. Berlin intravide, con lucidità e chiarezza, il pericolo nazista e giudicò la Guerra di Spagna uno spartiacque di fronte alla quale era doveroso schierarsi “apertamente e fermamente”. Anche perché per Berlin “la storia non ha un libretto; perciò gli individui possono mutarne il corso, inserendosi negli spazi talvolta angusti offerti alla libertà individuale”.

Tonino Nocera

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