Ancona: l’ arte a servizio della scienza e dell’ innovazione

Tramite l’equazione art+b=love(?), il festival  di Ancona combina l’arte con una variabile ogni volta diversa – la scienza, il mondo dell’impresa, il marketing territoriale, la formazione – raccontando le migliori pratiche a livello nazionale e internazionale attraverso le quali  mondi apparentemente distanti si incontrano per produrre contenuti innovativi .

Cinque giornate che avranno come protagonisti intelligenza artificiale, digital transformation, economy 4.0, arti visive, letteratura, musica, business games e un’ampia offerta formativa. L’idea è quella di recuperare la  peculiarità che ha reso il Rinascimento uno dei momenti storici di maggiore sperimentazione e innovazione: la contaminazione tra competenze eterogenee .  Il festival art+b=love(?) vuole dunque aprire nuove prospettive di dialogo tra mondi apparentemente distanti, fornendo un’occasione di incontro e confronto per toccare con mano l’efficacia e le potenzialità della contaminazione tra arte e scienza, arte e imprese, arte e società in termini di innovazione e, pertanto, di competitività.

“In Occidente e, in particolare, in Italia, la partita della competizione si gioca sull’innovazione di prodotto, di contenuti, di processo, sulla capacità di immaginare scenari alternativi. Una partita che chiama in causa necessariamente gli artisti (visivi, scrittori, etc.) e la loro capacità di cambiare e far cambiare continuamente i punti di vista. L’obiettivo – spiegano Biasini Selvaggi e Bomba – è quello di far interagire il mondo delle arti con quelli della ricerca scientifica e delle imprese, per la creazione di un ecosistema di formazione e informazione che confluisca verso un processo di cambiamento e di innovazione sociale, economica e industriale”. 

Cinque giornate  dove ci sarà spazio per  esposizioni di opere, informatica,  musica e dove gli artisti non si limiteranno a creare monumenti, ma contribuiranno a elaborare nuove idee per migliorare la città,  raccontando le caratteristiche di un prodotto e  dei servizi offerti , con particolare riguardo al Made in Italy delle Pmi”. Tra i partecipanti 40 giovani talenti nel ‘Break-in Hackathon’ tenteranno di trovare il modo migliore di accrescere il turismo portuale della città. In mostra anche l’oracolo dei Big Data ‘Stakhanov’ degli artisti Salvatore Iaconesi e Oriana Persico e una Real Shit,  una lattina contenente vero letame.

MS

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