Morto Khalifa Haftar capo dell’Esercito libico

Il generale libico Khalifa Haftar e’ morto.Tre media libici, il Libyan Observer, il Libyan Express e la Tv AL Nabaa,  confermano la notizia, smentita invece in maniera clamorosa da  Al Arabiya, la tv locale.

Nel 1987, durante la guerra contro il Ciad, Haftar fu preso prigioniero nel corso della battaglia di Ouadi-Doum. In prigionia formò un contingente di circa 2 000 prigionieri libici, la cd “Forza Haftar”, equipaggiata dagli Stati Uniti, col compito di rovesciare il regime libico.

Fu rilasciato nel 1990 grazie ai buoni uffici statunitensi e trascorse quasi 20 anni negli USA, ottenendo anche la cittadinanza di quel Paese.

Nel 2011, promosso al grado di Tenente generale dalle autorità del Consiglio nazionale di transizione libico tornò in patria per sostenere attivamente l’insurrezione contro il regime di Gheddafi.

 2014: Nel mese di maggio , Haftar, balzò agli onori delle cronache internazionali lanciando l’operazione Karāma (dignità)sferrando un attacco contro le milizie filo-fondamentaliste islamiche insediate a Bengasi, per riprendere il controllo della cittadina, dichiarando la sua “guerra al terrore”, sospendendo la Costituzione ad interim e la sua subordinazione al governo di Tripoli. Al tempo Bengasi, la seconda citta’ libica,  era terra di nessuno, divisa tra milizie tagliagola e radicali islamici. Oggi Bengasi e’ sotto il controllo dell’Esercito dell’est da lui capeggiato.

2015: Il 25 febbraio  il gen. Haftar, forte dell’esplicito sostegno politico e militare , espresso dal Presidente egiziano al-Sisi, venne nominato ministro della Difesa e Capo di Stato Maggiore dal governo cirenaico di Tobruk.

 2018: Un’emorragia cerebrale l’aveva colpito il 4 aprile in Giordania, dove era in cura da tempo per un tumore al cervello. Dopo l’emorragia cerebrale, Haftar era stato trasferito a Parigi dove era ricoverato all’ospedale militare Val De Grace .Nonostante il tumore, il generale Haftar non aveva dismesso il suo progetto di diventare il leader di tutta la Libia e il 26 marzo aveva rifiutato una offerta fattagli due settimane prima da emissari del presidente del governo di unità nazionale, al Sarraj, di condividere il potere in vista delle prossime elezioni presidenziali. Haftar stava invece stringendo  rapporti con gli americani, così come aveva fatto recentemente con Francia e Russia, e a fine marzo si era incontrato in Giordania con alcuni generali di Africom, il comando americano per l’Africa, e aveva fornito ampie rassicurazioni sulla sua collaborazione con l’America sul fronte della lotta al terrorismo. Ma per l’ambizioso Haftar, il destino  forse era  già in agguato.

La sua scomparsa di scena” se confermata significherebbe per la Libia “un rimescolamento delle dinamiche interne e internazionali .“In Libia si assiste a una “continua presenza di agenti stranieri, come Egitto, Emirati, Turchia, Qatar, “attori europei” e Russia. “Tutto questo spiega buona parte delle motivazioni della frammentarietà libica ma queste motivazioni  certamente non scompariranno nell’ immediato.Il problema è capire chi potrebbe essere il nuovo referente di variegati e contrapposti interessi al quale vengano riconosciuti da tutti, anche dai ranghi sottostanti,la personalità e  la credibilità del predecessore.

MS

banner

Recommended For You

About the Author: Redazione ilMetropolitano