Vibo Valentia, vendita all’asta di unità immobiliari di proprietà comunale

Vibo Valentia, 07 maggio 2018 – Nel corso di una riunione che si è svolta il 4 maggio l’esecutivo di Palazzo Luigi Razza ha licenziato una delibera che prevede la vendita all’asta di unità immobiliari di proprietà comunale. A darne notizia è l’assessore alla Pianificazione urbana sostenibile e Valorizzazione del Patrimonio Katia Franzè. L’approvazione da parte della Giunta comunale della suddetta delibera si è resa possibile in seguito all’efficacia della deliberazione di Consiglio n° 12, avente ad oggetto “Piano di alienazioni e valorizzazioni immobiliari triennio 2018-2019-2020”, approvata dal Consiglio comunale nella seduta del 26 marzo 2018, con la quale, l’Amministrazione comunale ha programmato esattamente per il triennio 2018/2020 la vendita di immobili nella disponibilità del patrimonio comunale. Si tratta, pertanto, di una prima tranche di n° 10 (dieci) lotti posti in vendita: 1) Immobile sito nella circoscrizione San Pietro; 2) e 3) n° 2 strisce di Terreno in Vibo Valentia Viale delle Rose; 4) Immobile sito in Vibo Valentia in Piazza Luigi Razza; 5) Residuato stradale in Vibo marina limitrofo a Via Ampollino; 6) Terreno in Vibo Valentia Via Del Felice Amante (soppresso in seguito alla realizzazione di Viale Accademie Vibonesi; 7) Reliquato stradale in Vibo marina Via Roma; 8) Reliquato stradale in Vibo marina Via C. Colombo; 9) Terreno in Vena Inferiore Via Roma; 10) Reliquato stradale in Vibo Valentia Via Cefaly. Il prezzo a base d’asta complessivo dei beni posti in vendita ammonta a circa € 360.000,00. Gli interessati all’acquisto potranno visionare nel dettaglio la descrizione e il prezzo base d’asta dei singoli immobili e presso l’ufficio Patrimonio del comune. Fra qualche giorno sul sito istituzionale dell’Ente sarà possibile visionare nel dettaglio il bando e scaricare anche il modello di domanda che consentirà formalmente di formulare un’offerta nel termine che è già stato fissato per le ore 12,00 del prossimo 11 luglio. A presiedere l’asta, ovvero l’apertura delle buste, sarà il Dirigente dell’Ufficio Patrimonio o un suo delegato. E’ la prima volta che dopo l’approvazione del Piano triennale di alienazione segue la stesura di un bando e l’avvio di asta pubblica per la reale vendita di beni immobili di proprietà comunale.  E ciò grazie alla tenacia e la caparbietà con la quale si è imposta l’Assessore Katia Franzè il compiacimento della quale va al di là delle normali enfasi di natura amministrativa e politica: “Stiamo attraversando un momento complicato sotto l’aspetto economico e finanziario, per cui, tra le priorità della giunta Costa, vi è la non più rinviabile esigenza di fare cassa. Questo provvedimento approvato dalla giunta comunale quasi immediatamente dopo aver licenziato in Consiglio comunale il piano di alienazione per il triennio 2018/2020, è la chiara dimostrazione che stiamo profondendo il massimo impegno nel tentativo di invertire la tendenza e ripristinare una situazione favorevole per la città ed i suoi abitanti. Esprimo la mia soddisfazione perché questa iniziativa costituisce anche una risposta alle svariate richieste della popolazione – ha concluso l’assessore Franzè – per cui sento il dovere di ringraziare sentitamente i funzionari e il dirigente dell’Ufficio Patrimonio Filippo Nesci che con grande responsabilità e competenza hanno consentito di avviare celermente un processo che indubbiamente si rivelerà come di vitale importanza per l’Amministrazione comunale e l’intera comunità”. Soddisfazione è stata espressa anche dal capogruppo di Lista Popolare, Gregorio Polistina, il quale ha dichiarato: “Questo risultato è enorme se penso essere stato raggiunto in tempi così brevi e con le ridotte disponibilità di organico nel settore di competenza. Si tratta di una prima applicazione del Piano che abbiamo approvato in Consiglio. Mentre plaudo al progetto – sottolinea Polistina – mi preme evidenziare che mi sto prodigando affinché la ripartizione Urbanistica e valorizzazione del territorio venga potenziata di alcune unità lavorative per meglio e più tranquillamente operare nel prossimo futuro”.

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