L’ingresso “Monumentale” del Parco Caserta: orgoglio e delusione

I Parchi urbani hanno un ruolo importantissimo dentro le città. Oltre a rappresentare luoghi di relax, hanno infatti una funzione ambientale che gioca un ruolo determinante per la qualità dell’aria e della vita dei cittadini. Purtroppo però questi vengono considerati come beni di “secondaria importanza”, diventando “discariche” dove tutto è permesso. Questo è quanto si può notare nell’ingresso principale del Parco Caserta, ovvero quello che dovrebbe essere l’ingresso dalla strada principale sulla quale questo si apre, via Aschenez Prolungamento. La scalinata “monumentale” invita verso l’area “verde”, ma quanta tristezza scoprire ciò che accoglie il visitatore. L’ingresso “monumentale” appare come un’”uscita di servizio” nella quale non c’è bisogno di programmare alcuna forma di manutenzione. L’area completamente abbandonata, dove di verde c’è ben poco e di area attrezzata ancora di meno, si presenta in uno stato di degrado senza precedenti. Tanta sporcizia, incuria, abbandono. Si notano i segni di un uso non consono alle funzioni di un parco, bottiglie rotte, escrementi di animali, cumuli di sterpaglie raccolte, forse dal vento, e mai portate a discarica. Poi arrivi ad una sbarra oltre la quale si intravede qualcosa di buono, probabilmente dato in gestione. Ma ciò che resta al visitatore e’ il primo approccio al parco, quello che ti invita e ti delude, quello che rappresenta la Città e ne mette a nudo i limiti. Bisogna mettersi nei panni del turista che attratto dall’idea del Parco, non entrerà mai dall’area “privata”, ma da quella “ufficiale”, allora forse l’amministrazione comunale dovrebbe prendersi cura del suo biglietto da visita mettendo in moto tutti gli strumenti a sua disposizione che sono tanti e già pagati.

Antonella Postorino Dirigente Nazionale Movimento Nazionale per la Sovranità /Dirigente Regionale Responsabile Programmazione Nazionale e Comunitaria MNS.

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