Conte ha rimesso il mandato di governo nelle mani di Mattarella

Roma 20:40 – Il Professor Giuseppe Conte ha rimesso nelle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il mandato per la costituzione del governo “giallo-verde”. Nel mentre del colloquio fra Mattarella e Conte, prevedendo l’esito del loro incontro, Salvini dal palco di Terni attacca ad alzata zero: “Noi ce l’abbiamo messa tutta, se qualcuno si prenderà la responsabilità di non far nascere un governo pronto domani mattina, lo vada a spiegare a 60 milioni di italiani; Prima gli italiani, il loro diritto al lavoro, alla sicurezza e alla felicità. Abbiamo lavorato per settimane, giorno e notte, per far nascere un governo che difendesse gli interessi dei cittadini italiani. Ma qualcuno (su pressione di chi?) ci ha detto No. Mai più servi di nessuno, l’Italia non è una colonia. A questo punto, con l’onestà, la coerenza e il coraggio di sempre, la parola deve tornare a voi!”. Queste le accuse e possiamo affermare il primo discorso della nuova campagna elettorale che sembra ormai essersi riaperta in tempo zero. Di Maio appena resosi conto della notizia di Conte in diretta Facebook dichiara: Se il professor Paolo Savona non va bene per le sue posizioni sull’Ue “abbiamo un grande problema di democrazia, la nostra non è una democrazia libera se siamo in queste condizioni. Io sono stato un grande estimatore di Mattarella ma questa scelta incomprensibile”. Pochi minuti successivi al commiato di Conte il Presidente Mattarella giustifica la presa di posizione da parte del Quirinale sostenendo che oltre all’attenzione posta sulla nomina del Professor Paolo Savona nulla ha ostacolato lo svolgimento dell’iter politico (TgCom24).

Aggiornamento 21:10 – Fra le motivazioni, e verrebbe da dire più che altro scuse, addotte dal Presidente Mattarella vi sarebbe: “l”incertezza della nostra posizione nell’euro  ha posto in allarme investitori italiani e stranieri che hanno investito in titoli e aziende. L’aumento dello spread aumenta debito e riduce la possibilità di spese in campo sociale. Questo brucia risorse e risparmi delle aziende e prefigura rischi per le famiglie e cittadini italiani, con un rischio anche per i mutui”, ha aggiunto. Il comportamento anomalo, o meglio al limite della costituzionalità preso dal Quirinale di sicuro pone molti dubbi e molte domande su chi sia il “vero mandante” o il “suggeritore” di tale presa di posizione che lo stesso Di Maio, confermando la sua stima per Mattarella, pone meraviglia e sospetti. Nelle prossime ore il Presidente Mattarella prenderà delle iniziative in merito al governo, iniziative sicuramente già preparate e pronte nel cassetto prima che incominciasse l’avventura Conte. A sostegno del naufragio di Conte arriva, a sorpresa, Giorgia Meloni che ancor più dura di Salvini e Di Maio dichiara: “Si dice che Mattarella abbia messo il veto sulla nomina di Paolo Savona a Ministro dell`Economia. se questo veto fosse confermato sarebbe drammaticamente evidente che il Presidente Mattarella è troppo influenzato dagli interessi delle nazioni straniere e dunque Fratelli d`Italia nel caso in cui questo veto impedisca la formazione del nuovo Governo chiederà al Parlamento italiano la messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica per alto tradimento a norma dell’articolo 90 della Costituzione”. Richiesta di “messa in stato d’accusa” subito accolta dal M5S (TgCom24). Durissime e comprensibili le reazioni e chiari i dubbi. Molte sono le domande che sorgono naturali e che portano a ragionare come Salvini e Di Maio. Per ora unico sostegno a Mattarella viene dal PD dove il presidente Matteo Orfini e il segretario reggente Maurizio Martina si sono sentiti pochi minuti fa, condividendo la solidarietà verso il presidente Mattarella e apprezzamento totale del suo discorso in difesa della Costituzione. Orfini è pronto, a quanto si apprende da fonti Dem, a convocare gli organi del partito. E il Pd sta valutando se organizzare iniziative straordinarie in difesa della Costituzione.

banner

Recommended For You

About the Author: Carlo Viscardi