Calabria: domenica 10 giugno 2018, si vota in 49 comuni

Domenica 10 giugno  in Calabria, dalle 7 alle 23, si tornerà alle urne per  le elezioni amministrative concernenti  il rinnovo dei Consigli comunali  e della carica di sindaco .  Saranno chiamati ad esprimersi, in particolare, gli elettori di 12 centri della provincia di Catanzaro, 16 del cosentino, 4 del crotonese, 11 del reggino e 6 del vibonese. Ad esordire al voto è Casali del Manco,  comune  sito in provincia di Cosenza, nato il 5 maggio del 2017 dalla fusione dei preesistenti municipi di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta. Niente urne, anche per questa tornata, a San Luca.Alla scadenza delle 12 di oggi nessuna lista è stata  infatti presentata. Il comune, sciolto nel maggio 2013 per condizionamenti della criminalità organizzata, continuerà dunque ad essere commissariato. Dopo lo scioglimento, una lista, una sola, è stata presentata nel 2015, ma non  ha raggiunto il quorum necessario ai fini della validità dell’elezione.

Come si vota : Esistono due differenti modalità di voto:nei Comuni con più di 15mila abitanti si vota con un sistema elettorale maggioritario a doppio turno mentre nei Comuni con popolazione pari o inferiore a 15mila abitanti si vota con il sistema maggioritario a turno unico.Il sistema di tipo maggioritario è stato introdotto dalla legge n.81 del 1993 e prevede l’elezione diretta del sindaco.

Nei comuni fino a 15mila abitanti:

 i cittadini che si recano alle urne possono

1. tracciare un segno solo sul candidato sindaco;

2. tracciare un segno solo sulla lista collegata al candidato sindaco ;

. tracciare un segno sia sul  candidato sindaco che sulla lista collegata.

In tutti questi casi il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco. Nel maggioritario a turno unico non è previsto il voto disgiunto: se si traccia un segno sul nome del candidato sindaco e su una lista non collegata, il voto è nullo. Per quanto riguarda le preferenze c’è una differenza tra i comuni con meno di 5mila abitanti e quelli compresi tra 5 e 15mila. Nei primi si può esprimere la preferenza per un solo candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nell’apposita riga affiancata al simbolo della lista. Nei secondi, invece, le preferenze esprimibili sono due e nel caso vengano indicate entrambe devono essere candidati di sesso diverso facenti parte della stessa lista.

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