Falcomatà: «Salute diritto essenziale. Superare gestione commissariale della sanità calabrese»

REGGIO CALABRIA – «La salute dei cittadini è un diritto essenziale che non può essere messo in discussione. I tagli indiscriminati degli ultimi anni hanno messo a dura prova la pazienza degli operatori del comparto sanitario, sia nel pubblico che nell’ambito delle strutture convenzionate, ma soprattutto hanno provocato un impoverimento generale dei servizi di assistenza e delle prestazioni mediche offerte ai cittadini che rischia di mettere in ginocchio il sistema sanitario calabrese. I dati affermano che nelle ultime settimane sono tantissimi i calabresi che, a fronte della drastica riduzione delle risorse destinate alle convenzioni con le strutture private di tutta la regione, stanno addirittura rinunciando a curarsi, per via degli esosi costi delle prestazioni e degli esami specialistici». E’ quanto afferma il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà a margine della manifestazione promossa a Reggio Calabria dalle associazioni di categoria delle strutture ambulatoriali calabresi. «Condivido quindi le preoccupazioni sollevate dalle associazioni Anisap e Federlab – ha aggiunto il sindaco – che rappresentano le strutture ambulatoriali calabresi e che hanno promosso l’iniziativa tenutasi oggi a Palazzo Campanella. Intendo esprimere, anche a nome del Comune di Reggio Calabria e della Città Metropolitana, la mia piena solidarietà a tutti gli operatori del comparto sanitario che oggi rischiano di perdere il loro lavoro. Al loro fianco, ma soprattutto al fianco dei pazienti e del loro diritto a curarsi, deve schierarsi l’intera città, perché quello della sanità è un tema che ci riguarda tutti da vicino, a prescindere dalle competenze. Quella per la salute deve essere una battaglia condivisa, in grado di superare ogni spaccato ideologico. L’unica maglietta da indossare oggi è quella del territorio». «Sono convinto che la questione non siano i nomi – ha concluso il sindaco – sarebbe semplicistico ridurre tutto alla rimozione di una persona. Qui è l’intero sistema che va rivoluzionato. Ritengo quindi sia giunto il momento di invertire completamente la rotta, aprendo un tavolo di lavoro al Ministero della Salute con l’obiettivo di superare l’istituto della commissariale e riconsegnare la gestione organizzativa e finanziaria del comparto sanitario alla Calabria e ai calabresi».

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