Rapporto Aci-Istat: meno incidenti, più morti

Aumenta il numero di morti sulle strade ma diminuiscono gli incidenti: lo scorso anno infatti sulle nostre strade si sono contate 3.378 vittime, (+2,9%). a fronte di una sensibile diminuzione degli incidenti, (- 0,5%). In calo anche i feriti . Stabile il numero dei feriti gravi, (oltre 17.000), mentre crescono i costi sociali, stimati in 19,3 miliardi di euro (1,1% del PIL nazionale).

Questi, in estrema sintesi, i dati  emersi dal Rapporto ACI-Istat stilati  monitorando gli incidenti stradali in Italia nel 2017.

Anziani a rischio

La fascia d’età più a rischio è risultata quella degli anziani tra i 75 e i 79 anni .

Le categorie più esposte.

L’aumento delle vittime ha riguardato in modo particolare i pedoni e i motociclisti

Rischio maggiore  in autostrada

Diminuisce il numero di incidenti sulle strade urbane e su quelle extraurbane , mentre aumenta in autostrada, +0,4%. Sempre su questo tipo di arteria colpisce l’aumento  relativo al numero dei morti (incluse tangenziali e raccordi) così come sulle strade extraurbane, +4,5%, viceversa diminuiscono quelli all’interno dei centri abitati dei grandi Comuni.

Cause

 Le cause degli incidenti stradali sono sempre le stesse: distrazione; mancato rispetto della precedenza o del semaforo ; velocità troppo elevata. Tra le altre circostanze più rilevanti: non mantenimento della distanza di sicurezza, manovra irregolare e comportamento scorretto del pedone.

Sanzioni

Sostanzialmente invariate, anche nel 2017, le principali violazioni al Codice della Strada sanzionate dalle Forze dell’Ordine: eccesso di velocità, inosservanza della segnaletica, mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta dei bambini e comportamenti errati dei ciclisti. Diminuiscono  le sanzioni per mancato uso di lenti o utilizzo improprio di telefoni cellulari e  quelle elevate ai pedoni.

Periodo  peggiore per incidenti

I mesi estivi si confermano il periodo con il maggior numero di incidenti e vittime. Agosto è il mese più pericoloso per il numero di incidenti gravi in tutti gli ambiti stradali mentre maggio, giugno e luglio quelli con più incidenti nel complesso. Febbraio è il mese con il minor numero di incidenti.  La notte, il rischio è in agguato: tra le 22 e le 6 del mattino si registrano il 10,5% degli incidenti e il 20,2% dei morti.

 Piano di riordino

“Rispetto allo scorso anno registriamo, purtroppo, un aumento delle vittime sulle nostre strade – ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia – dopo la flessione del 2016, forse complice anche il positivo contesto economico associato alla crescita delle prime iscrizioni e delle percorrenze. La rete viaria nazionale è davvero vasta, in molti casi obsoleta, non aggiornata nei sistemi di sicurezza passiva quali guard-rail, asfalto e aree di sosta. Mi auguro che a breve venga avviato un piano strategico di riordino dell’intero sistema infrastrutturale, nelle città così come per le grandi arterie. Un contributo fondamentale per la sicurezza – conclude Sticchi – potrebbe essere fornito dagli ADAS – i sistemi di assistenza avanzata alla guida – tanto che ACI auspica da tempo la loro obbligatorietà su tutti i nuovi modelli”.

MS

 

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