Smog. Deputati Lega: Governo “salvi” i diesel euro 4 in Emilia

Sos a Costa-Toninelli: stop colpisce poveri e bus non all’altezza (DIRE) 17 Set. – Quel divieto antismog e’ “troppo penalizzante per le fasce di popolazione meno abbienti che non possono acquistare un veicolo meno inquinante” e quindi il Governo deve intervenire e imporre all’Emilia-Romagna una misura meno severa. A prendere di mira il divieto di circolare nei centri urbani dei Comuni con piu’ di 30.000 abitanti per le auto diesel Euro 4 (scattera’ dall’1 ottobre), sono 10 parlamentari della Lega che, nei giorni scorsi, hanno interrogato sul provvedimento i ministri dell’Ambiente e dei Trasporti, Sergio Costa e Danilo Toninelli. Agli occhi del Carroccio quello ‘stop’ fara’ un sacco di danni. “Le limitazioni alla circolazione degli autoveicoli diesel Euro 4 riguardano un numero elevato di privati cittadini, la gran parte dei quali rientra in fasce di reddito basse e dunque ha maggior difficolta’ a cambiare l’autoveicolo”, scrivono i parlamentari segnalando che queste persone non hanno, in Emilia-Romagna, grandi alternative di mobilita’. Infatti, “la maggior parte dei veicoli adibiti al trasporto pubblico attualmente in uso nella regione Emilia-Romagna risulta paradossalmente molto piu’ inquinante rispetto agli standard imposti per i veicoli privati; i veicoli impiegati per il trasporto pubblico nelle citta’ dell’Emilia-Romagna- continuano i 10 deputati della Lega- sono obsoleti e il servizio reso non e’ in grado di soddisfare le reali esigenze di trasporto e, allo stato attuale, non e’ previsto il completo ricambio della flotta ne’ il potenziamento delle linee”. Inoltre, alcune citta’ dell’Emilia-Romagna, “tra le quali spicca Parma”, hanno caratteristiche “geotopografiche tali che divieti particolarmente stringenti, come quelli da ultimo introdotti dalla regione Emilia-Romagna, potrebbero potenzialmente paralizzare la circolazione dei cittadini residenti e non residenti, con gravi ripercussioni sul regolare svolgimento delle loro attivita’ quotidiane e con effetti negativi sulle attivita’ turistico-commerciali e produttive”, segnalano i dieci leghisti a Costa e Toninelli. Di qui la richiesta di “promuovere una revisione” dell’accordo anti-smog che stoppa i diesel Euro 4 per arrivare “ad una piu’ equilibrata ponderazione dei contrapposti interessi di circolazione dei cittadini e di riduzione dell’inquinamento (indi di una maggiore salubrita’ dell’aria)”. Laura Cavandoli, Giovan Battista Tombolato, Gianluca Vinci, Elena Murelli, Carlo Piastra, Emanuele Cestari, Gianni Tonelli, Guglielmo Golinelli, Maura Tomasi e Elena Raffaelli ricordano ai due ministri anche che il divieto indigesto viene introdotto “conformemente al Nuovo accordo per la qualita’ dell’aria nel bacino padano (sottoscritto il 9 giugno 2017 da Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte e dal ministero dell’Ambiente), che tuttavia prevede tempi piu’ lunghi e ragionevoli per i veicoli Euro 4, il cui divieto di circolazione dev’essere introdotto entro l’1 ottobre 2020”. E per questo si sollecitano i due ministri, oltre ad agire per rivedere il vincolo, a dare un giudizio politico su un “divieto che appare troppo penalizzante per le fasce di popolazione meno abbienti che non possono acquistare un veicolo meno inquinante”. (Mac/ Dire) 11:53 17-09-18

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