Spiagge sicure: bene stretta su abusivismo. Andare oltre, in Italia almeno 100.000 venditori irregolari

L’associazione: abusivismo colpisce tutti i settori, dal turismo ai mercati ha giro d’affari di 22 miliardi di euro l’anno

Il consuntivo dall’operazione Spiagge Sicure conferma che, se c’è la volontà, combattere l’abusivismo dilagante è possibile e porta a buoni risultati. Per questo, esprimiamo il nostro più sincero apprezzamento per il lavoro svolto dal Viminale e dalle forze dell’ordine. Chiediamo, però, di portare il contrasto all’illegalità oltre le spiagge: l’abusivismo è profondamente radicato nel nostro tessuto economico, in tutti i settori. E dal commercio al turismo, muove un giro d’affari di ben 22 miliardi di euro e un esercito di almeno 100mila venditori irregolari. Così Confesercenti sui risultati dell’operazione “Spiagge Sicure”, diffusi oggi in conferenza stampa dal Vice Premier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Le vendite abusive e di materiale contraffatto rubano il 14% del fatturato delle imprese regolari di turismo e commercio. Una situazione particolarmente grave soprattutto nel commercio ambulante, dove l’abusivismo muove secondo le nostre stime un fatturato di 1,85 miliardi di euro – con un’evasione fiscale che sfiora il miliardo  – e danneggia pesantemente, oltre alle imprese regolari, anche l’immagine e la qualità dei nostri mercati. Ma il danno creato dall’illegalità coinvolge tutta la comunità: se le attività abusive fossero azzerate, l’Erario recupererebbe abbastanza entrate – oltre 11 miliardi di euro – per finanziare un cospicuo taglio dell’Irpef o un intervento sulla previdenza. E ci guadagnerebbe anche l’occupazione: la regolarizzazione farebbe emergere 32mila posti di lavoro aggiuntivi.

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