Def. Cnel: Deficit 2,4% solo se transitorio per investimenti

(DIRE) 10 Ott. – “Occorre attenzione sulla sostenibilita’ complessiva della manovra, in particolare per cio’ che riguarda il rapporto deficit/Pil, tenuto conto di come un graduale rientro del debito appaia la via maestra per generare risorse per investimenti e aumentare la domanda aggregata e l’occupazione. Puo’ essere condivisa la decisione del governo di proporre un profilo decrescente del disavanzo per il triennio 2019-2021 dopo il picco di extradeficit previsto nel 2019”. E’ quanto si legge nel parere sulla nota di aggiornamento al Def, deliberato oggi all’unanimita’ dei presenti dall’assemblea del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, riunita oggi nella sede di Villa Lubin in Roma, sotto la presidenza del presidente sen. prof. Tiziano Treu. “Comunque, appare rischioso attuare un’inversione di rotta rispetto agli impegni assunti in sede internazionale ed europea, se le risorse che si determinerebbero per questa via non venissero impegnate integralmente per potenziare una ripresa duratura della crescita. In tale contesto, la scelta del 2,4% potrebbe risultare sostenibile solo se transitoria e mirata in via assolutamente prevalente a destinare risorse aggiuntive agli investimenti e al conseguente aumento della crescita potenziale”, si legge ancora del testo. Sui temi fiscali, “il Cnel auspica un intervento piu’ generale volto a ricostituire un complessivo patto economico sociale, mirato in particolare alla riduzione del cuneo fiscale, al contrasto dell’economia sommersa e dell’evasione ed elusione fiscale. E’ positiva una progressiva riduzione della pressione fiscale su famiglie e imprese, in particolare Pmi e artigiane. La proposta di una flat tax al 15% per le partite Iva andrebbe altresi’ coordinata con altri strumenti, in particolare con la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro dipendente, anche al fine di evitare sperequazioni e fenomeni distorsivi ed elusivi”. In relazione al reddito di cittadinanza, “le proposte presentate dal governo, con un impegno considerevole di risorse finanziare, non possono che apparire in questo contesto una positiva evoluzione negli strumenti di contrasto alla poverta’. Il CNEL raccomanda che l’implementazione della misura avvenga secondo criteri adeguati in termini di condizionalita’, reinserimento lavorativo, prova dei mezzi, congruita’ dell’offerta di lavoro, individuazione, senza discriminazioni illegittime, della platea dei beneficiari”. Sul fronte delle pensioni, “I principi sottesi alle ipotesi di accrescere la flessibilita’ in uscita verso il pensionamento siano razionali, in linea teorica, e sostanzialmente condivisibili”. L’assemblea ha anche ratificato il documento preliminare sulle scelte strategiche da perseguire nel medio termine per la ripresa duratura dell’economia italiana.

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