Maltempo. Coldiretti: olio, dimezzata la produzione di extravergine

E’ il più danneggiato, crollo dei raccolti a meno di 265 mln Kg. (DIRE) 7 Nov. – “Con una produzione praticamente dimezzata per il crollo vicino al 40% dei raccolti, e’ l’olio extravergine di oliva Made in Italy a subire quest’anno gli effetti piu’ pesanti del cambiamento climatico con l’ultima ondata di maltempo che, con il vento, non solo ha spazzato via le olive dagli alberi ma ha sradicato e spaccato migliaia di ulivi anche secolari”. E’ quanto emerge dal primo bilancio della Coldiretti che ha convocato la task force sull’emergenza maltempo in occasione dell’Assemblea elettiva della maggiore organizzazione degli agricoltori in Europa. “Particolarmente grave- sottolinea la Coldiretti- la situazione in Puglia con una violenta tromba d’aria che ha colpito la provincia di Brindisi, ma segnalazioni dagli olivicoltori arrivano da tutte le regioni, dalla Calabria al Lazio fino alla Liguria dove ad essere colpita e’ stata la pregiata varieta’ Taggiasca”. Una “strage” che, precisa l’associazione agricola, “colpisce il settore dopo le gelate invernali di Burian dello scorso febbraio che hanno compromesso 25 milioni di ulivi in zone particolarmente vocate lungo tutta la Penisola”. Il risultato e’ “il crollo dei raccolti a meno di 265 milioni di chili, un valore vicino ai minimi storici per la pianta simbolo della dieta mediterranea pesantemente colpita dalla tropicalizzazione del clima”. La Puglia, continua la Coldiretti, “si conferma essere la principale regione di produzione, con 87 milioni di chili, nonostante il calo del 58%, mentre al secondo posto si trova la Calabria, con 47 milioni di chili e una riduzione del 34%, e sul gradino piu’ basso del podio c’e’ la Sicilia dove il taglio e’ del 25%, per una produzione di 39 milioni di chili, mentre in Campania il raccolto e’ di 11,5 milioni di chili, in riduzione del 30%. Al centro diminuisce a 11,6 milioni di chili la produzione in Abruzzo (-20%) e a 14,9 milioni di chili nel Lazio (-20%) mentre aumenta a 15 milioni di chili in Toscana (+20%) come nel nord dove complessivamente – precisa Coldiretti -si registra un aumento del 30%. I danni agli ulivi comporteranno “conseguenze pesanti anche nel lungo periodo, fermo restando il disastroso impatto a livello ambientale”. In queste condizioni “un piano olivicolo nazionale 2.0 deve diventare per il governo un’assoluta priorita’”, sostiene Coldiretti che insieme a Unaprol e FAI (Filiera Agricola Italiana) per calmierare gli effetti sul mercato ha sottoscritto con Federolio il piu’ grande contratto di filiera per l’olio Made in Italy di sempre, per un quantitativo di 10 milioni di chili con l’obiettivo di assicurare la sicurezza e la diffusione dell’olio italiano al 100% stabilizzando le condizioni economiche della vendita con un prezzo minimo garantito e programmazione pluriennale. (Com/Ran/Dire) 10:00 07-11-18

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