Nations League: Italia fermata dal Portogallo (0-0). Lusitani alla Final Four

Giorgio Chiellini nella storia: è il settimo giocatore azzurro ad aver disputato almeno 100 partite con la maglia della Nazionale Italiana 

È l’Italia della rivoluzione. L’Italia dalle grandi ambizioni ma dalle poche certezze. A San Siro, il pareggio a reti bianche nella quarta giornata di Nations League contro il Portogallo (0-0), condanna gli azzurri alla resa definitiva, la seconda consecutiva dopo il mancato accesso ai Mondiali, ed a un secondo posto nel Gruppo 3 che non basta per staccare il pass della Final Four. A sancire il verdetto è ancora una volta il verde della Scala del calcio di Milano. Intanto, è il Portogallo a festeggiare. Per i lusitani, la qualificazione alla fase successiva è già matematica.

Formazioni

Italia (4-3-3): Donnarumma, Florenzi, Bonucci, Chiellini, Biraghi, Verratti (81′ Pellegrini), Jorginho, Barella, Chiesa (88′ Berardi), Immobile (74′ Lasagna), Insigne. ALL. Mancini

Portogallo (4-3-3): Patricio, Rui, Fonte, Dias, Cancelo, Pizzi (68′ Joao Mario) , Neves, Carvalho, Bruma (85′ Guerriero), B. Silva, A. Silva (90′ Danilo). ALL. Santos

Italia – Portogallo 0-0

Nations League – Gruppo 3
Classifica: Portogallo 7*, Italia 5, Polonia 1**

*qualificato alla Final Four
** retrocessione in Lega B della Nations League

La partita – l’avvio è tutto dell’Italia e degli oltre 70.000 spettatori di San Siro. Il Portogallo, privo di Cristiano Ronaldo, sente la pressione del match anche e soprattutto in ottica qualificazione alla Final Four di Nations League. Le prime opportunità sono così degli azzurri con Insigne e Immobile, rispettivamente al 5′ e al 6′ minuto di gioco con Rui Patricio chiamato ad azionare il sistema di allerta sin da subito. La spinta dell’Italia si rafforza poco dopo con le conclusioni di Florenzi e Chiesa, mentre il Portogallo prolunga la propria fase difensiva. Gli animi si surriscaldano improvvisamente intorno al 20esimo giro di lancette con il direttore di gara che prima lascia proseguire a seguito di un intervento su Barella, poi estrae due cartellini gialli all’indirizzo di Neves e Mario Rui. L’opportunità più nitida arriva al 34′ con Immobile fermato da un prodigioso intervento in uscita di Rui Patricio. L’assedio azzurro, però, si propaga e al 36′ ecco una nuova chance: punizione dal limite con Bonucci a staccare più in alto di tutti, ma non riuscendo ad insaccare per questione di centimetri. Si giunge, dunque, all’intervallo con il parziale ancora fermo sullo 0-0.

Al rientro il copione non cambia. L’Italia costruisce ma non concretizza. A sfiorare il vantaggio, al 50′, è Chiesa con la conclusione di quest’ultimo di un pelo a lato. Poco o nulla per i portoghesi con Cancelo terzo ammonito del match; sulla lista degli ammoniti anche Jorginho.   A metà frazione, fase di stallo con l’Italia costantemente in controllo, se pur in modalità più moderata. L’assetto del Portogallo cambia col passare dei minuti, anche grazie all’ingresso di Joao Mario, ed alle chiusure difensive si alternano anche timide azioni offensive. Al 73′ è lo stesso centrocampista dell’Inter a provare a sorprendere Donnarumma. Poi, al 74′, spazio per Lasagna con Immobile a lasciare anzi tempo il terreno di gioco. Nel finale i pericoli per l’Italia aumentano: prima André Silva e poi Carvalho vanno vicini al clamoroso vantaggio lusitano. A smorzare la tensione è il tiro dalla distanza di Insigne all’83’, ma anche questa volta il risultato è ben distante da quanto sperato. Nel finale, il tour de force con Mancini che manda in campo anche Berardi. I quattro minuti di recupero non bastano per sbloccare il match e quindi portare a casa la vittoria. Un risultato che costringe l’Italia a dover rinunciare alla tanto ambita Final Four della Nations League.

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