L’amministrazione villese vicina alla casa circondariale di Laureana di Borrello nel ricordo del giudice Daga

Oggi è stato un giorno importante per ricordare, nel 25esimo anno dalla sua scomparsa, il giudice Luigi Daga. Un progetto che da speranza e che dimostra la volontà dell’amministrazione di Villa San Giovanni di sostenere le iniziative che la casa circondariale di Laureana di Borrello sta ponendo in essere per realizzare il sogno di un grande uomo che ha dedicato la sua vita alla legalità nella convinzione che favorire la rieducazione dei detenuti e il loro reinserimento sociale attraverso il più ampio ricorso alle misure alternative alla detenzione fosse la via da seguire. Oggi il Sindaco della Città di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari e la delegata alla legalità Mariagiovanna Santoro, alla presenza del Provveditore Massimo Parisi e del consigliere regionale Seby Romeo, presso la casa circondariale di Laureana, hanno portato un messaggio di vicinanza e collaborazione a una struttura eccellente che continua a distinguersi per i percorsi formativi dedicati ai detenuti. «Essere presenti, oggi, per ricordare il giudice Daga e assistere alla presentazione del progetto “Daga” percorsi formativi ha consentito la realizzazione di un corso per operatori della ristorazione e di uno per addetti alla refrigerazione ai quali hanno preso parte 21 detenuti, è per noi un momento importante per rendere onore a un uomo che ha dedicato la sua vita alla legalità –ha dichiarato il primo cittadino Siclari – L’amministrazione di Villa San Giovanni è stata sempre vicina alla Casa circondariale, già nel 2014 quando rischiava la chiusura. È una realtà virtuosa che, anche in quest’occasione, si dimostra attenta. La cerimonia odierna è un tassello per costruire un grande percorso rieducativo che funga da esempio, da modello per altre strutture inseguendo il sogno di un giudice che ha vissuto nella certezza che il recupero di chi inciampa in un reato non può che passare dalla rieducazione formativa e dal lavoro. Ringrazio la direttrice Angela Marcello e tutti collaboratori dall’istituto per lo splendido lavoro svolto – ha concluso Siclari – e per aver dato vita al progetto “Daga”, un faro di speranza per molti detenuti».

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