Mafie. Operazione Lande Desolate, gli interessi in Calabria

Alcuni passaggi dell’ordinaza della DDA di Catanzaro

(DIRE) Catanzaro, 17 Dic. – “Mario Oliverio, nella sua qualità di presidente di Regione, recepiva e assecondava le richieste di L.Z. (dirigente del settore 1 del dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria della Regione Calabria, attualmente agli arresti domiciliari, ndr) e A.V. (consigliere di amministrazione della L.S. e titolare di incarico quale esperto Pisl-Progetto integrato di sviluppo locale presso il dipartimento regionale Programmazione nazionale e comunitaria, ndr) consapevole dello stallo dei lavori, altresì, della incapacità tecnica e finanziaria del gruppo B. di assolvere all’obbligo contrattualmente assunto di co-finanziare i lavori di Lorica (comune montano in provincia di Cosenza, ndr) con capitali privati, provocava non meno di due incontri in cui disponeva procedersi alla liquidazione dell’intero importo alla Stazione appaltante ai fini del conseguente accredito alla ‘L.S.’ di B., così ‘accollando’, per intero, alla Regione Calabria il costo dei lavori”.

E’ quanto viene riportato in un passaggio dell’ordinanza dell’operazione ‘Lande desolate’ coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e dal procuratore capo, Nicola Gratteri, in merito al coinvolgimento del governatore calabrese, Mario Oliverio (PD), posto a dimora obbligatoria nel suo Comune di residenza, San Giovanni in Fiore (Cs).

Altro caso riportato nell’ordinanza della Procura della Repubblica di Catanzaro, fa riferimento ai lavori di riqualificazione di piazza Bilotti a Cosenza. “Per un mero tornaconto politico – riporta un passaggio dell’ordinanza – vale a dire per ripagare F.T. (direttore dei lavori) e G.O.B. che ne avevano assecondato gli interessi politico-elettorali a Cosenza, promettendogli e adoperandosi fattivamente per rallentare, strumentalmente, i lavori pubblici di Piazza Bilotti per pregiudicare così sul piano politico-elettorale il sindaco uscente di Cosenza Mario Occhiuto, Mario Oliverio, si adoperava per lo stanziamento di ulteriori finanziamenti da destinare al gruppo B. per i lavori in corso a Lorica, sub specie di ‘opere complementari’; in particolare: quale unico proponente della Delibera di ‘utilizzo temporaneo delle risorse in conto residuo’, determinava la giunta regionale a stanziare in bilancio una ulteriore tranche di finanziamento comunitario da destinare (tra gli altri) al gruppo B. per l’implementazione dei lavori in corso a Lorica, tanto che appostava in bilancio un importo di 4.200,000 euro, giusta delibera di G.R. n. 159 del 13 maggio 2016.

Con le condotte innanzi descritte, Mario Oliverio, in esecuzione del disegno criminoso, così come ordito con T. e B., procurava, quale mero atto di favore, un ingiusto vantaggio patrimoniale al gruppo Barberi. Con l’aggravante, per G.B., di aver commesso il fatto al fine di agevolare le illecite attività consortili della cosca ‘Muto’, alla bacinella della quale confluivano almeno in parte i proventi dell’azione illecita sopra indicata, della quale implementava cosi’ il potere economico e la capacità di controllo del territorio”. (Mav/Dire) 18:08 17-12-18

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