Sicurezza. Casellati: I Sindaci disubbidienti? Sono l’anarchia

Ci sono forme e sedi appropriate se non si condividono i contenuti

(DIRE) Roma, 6 Gen. – “È inconcepibile che qualcuno, e a maggior ragione chi siede nelle istituzioni, possa ritenere di disapplicare la legge in base ad una propria personale convinzione. Se non si condividono i contenuti di una norma, perchè ritenuta incostituzionale, ci sono forme e sedi appropriate.

Diversamente, il messaggio di cui alcuni sindaci si fanno portatori diventa devastante per le istituzioni e per i cittadini, i quali, potrebbero sottrarsi all’obbligo di rispettare le leggi soltanto perchè contrarie ad un loro specifico interesse. Sarebbe anarchia”.

Così intervistata dal Corriere della Sera il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, interviene sul caso della disobbedienza annunciata da alcuni sindaci al decreto Sicurezza di Matteo Salvini. Rispetto alla chiusura dei porti alle navi delle Ong “non ritengo opportuno intervenire in questa fase – spiega Casellati – La questione è affidata all’esclusiva responsabilità del Governo”. Ciò detto, “l’illegalità incontrollata ha fin qui prevalentemente contrassegnato il fenomeno dell’immigrazione nel nostro Paese. Anche cosi’ il tema della sicurezza ha scalato la classifica dell’agenda politica.

E di questo tema fa sicuramente parte anche il versante non sempre trasparente delle rimesse- dice il presidente del Senato- Ma dobbiamo saper anche distinguere: il mondo degli immigrati conosce una sua declinazione assai diversificata nel tempo. Scuola, lavoro, sport: abbiamo conosciuto e conosciamo molti casi di integrazione positiva”. (Ran/Dire) 09:44 06-01-19

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