Xylella. I gilet arancioni contro Procura: intervenga il ministro

Dopo sequestro ulivo infetto nel barese chiesti provvedimenti efficaci. (DIRE) 14 Gen. – “Non e’ piu’ rinviabile una legge speciale da parte del governo e del ministro Centinaio che consenta il taglio delle piante infette, immediatamente dopo aver avuto con certezza il risultato positivo dell’analisi. Auspichiamo che la magistratura persegua tutte quelle persone che in questi anni con i loro atteggiamenti, i loro folli esposti hanno attentato al nostro patrimonio olivicolo e alla nostra economia”. Il conte Onofrio Spagnoletti Zeuli, portavoce del movimento dei gilet arancioni e’ furioso. Perche’ la procura di Bari ha ordinato il sequestro dell’ulivo infettato dal batterio della xylella. E la decisione, secondo Spagnoletti Zeuli, non fara’ altro che aiutare la propagazione dell’infezione. “Il sequestro dell’albero infetto a Monopoli, insieme a tutto il campo e’ una notizia gravissima e siamo molto preoccupati per le ripercussioni che potra’ avere nella lotta al batterio in provincia di Bari”, dice e aggiunge: “Il proprietario della pianta ha fatto regolarmente richiesta per l’eradicazione, quindi il sequestro proviene sicuramente dall’esposto di qualche santone e dalle sponde che questi personaggi riescono a trovare anche nelle procure. Sarebbe un fatto gravissimo perche’ inizierebbero da subito i rallentamenti nel contrasto al batterio che rischia di distruggere il nostro territorio”. E proprio ieri a Monopoli si e’ svolta una mobilitazione per chiedere che contro la xylella “prevalga la scienza e non il populismo di sciamani, maghi e politici imbroglioni”, afferma Fabiano Amati, consigliere regionale Pd e tra gli organizzatori della manifestazione. “Speriamo di essere ancora in tempo – si augura – per contenere l’avanzata della malattia per tutelare produzioni e paesaggio”. “L’agricoltura pugliese e’ in ginocchio per precise e responsabilita’ sia del presidente della Regione Emiliano sia del Movimento 5 Stelle che ha sfornato in questi anni tante di quelle teorie anti-scienza che possono plasticamente essere rappresentate dal parlamentare che ha preso dimora su un ulivo monumentale infetto. Sara’ per questo che ieri il ministro Lezzi ha ben pensato di proteggerlo. Siamo all’assurdo”, tuona Raffaele Fitto, eurodeputato e leader di Direzione Italia. “Otto mesi fa, insieme al collega Paolo De Castro, abbiamo presentato un piano di interventi per provare ad intervenire su questo disastro. Avevamo avuto un primo si’ dalla UE, ma anche un si’ dal presidente Emiliano e dal ministro Centinaio ma sono passati mesi senza riscontri – ricorda – l’agricoltura e’ in ginocchio e i coltivatori sono in piazza”. (Adp/ Dire) 10:40 14-01-19

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