Cibo. “Gragnano città della pasta” diventa consorzio di tutela

L’attribuzione sancita da pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. (DIRE) 23 Gen. – “Questo importante risultato e’ un grande stimolo a lavorare sempre di piu’ per la valorizzazione della Pasta di Gragnano e della Citta’ della Pasta sia in Italia che all’estero”. Cosi’ Massimo Menna, presidente del consorzio di ‘Gragnano citta’ della pasta’, commentando la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio 2019 che sancisce il passaggio a “consorzio di tutela”. Con la nuova attribuzione il Consorzio, che riunisce 14 produttori, ottiene uno strumento che per i suoi rappresentanti favorira’ l’ulteriore crescita di “una realta’ produttiva unica nel suo genere: in un territorio di meno di 15 chilometri quadrati sono realizzati ogni giorno 3.500 quintali di pasta IGP, pari a 3 milioni di piatti, di cui piu’ del 75% destinati all’estero”. Con il boom dei prodotti italiani degli ultimi anni il Consorzio ha segnato un +7,2% nel biennio 2016/2017, con un trend positivo continuato anche nel 2018: oggi Gragnano e’ all’11 posto a valore tra le Dop e le Igp nazionali. I 300 milioni di fatturato totale dei soci del consorzio ‘Gragnano Citta’ della Pasta’ si ripartiscono tra piccole realta’ artigianali e top player del mercato. Comune denominatore fra le aziende sono i valori dell’artigianalita’ e della tradizione, oggi codificati nel severo disciplinare Igp che protegge una produzione legata al territorio fin dal XVI secolo. Solo qui l’impasto della semola di grano duro e l’acqua della falda acquifera locale diventano la Pasta di Gragnano Igp. Ed e’ dalle produzioni nella zona ai piedi dei Monti Lattari che sono partite tutte le principali innovazioni dell’industria nazionale a cominciare dalle trafile al bronzo. Il lavoro del Consorzio per ottenere piu’ strumenti destinati alla tutela di quello che e’ definito un “bene nazionale” risale al 2003 con la prima unione delle aziende storiche, eredi dei primi pastifici di 500 anni fa. Nel 2013 arriva il conferimento dell’Indicazione geografica protetta-Igp; dopo aver ottenuto il titolo di Consorzio di Promozione nel 2018, i soci avviano l’iter per lo step successivo: la denominazione di “Tutela”. Funzione, peraltro, non solo gia’ svolta dai produttori vigilando su tutta la filiera, ma anche riconosciuta dallo stesso ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo. Tanto che nel novembre del 2018 il CSQA Certificazioni ha ottenuto dal Mipaaft l’autorizzazione a esercitare i controlli di conformita’, con un incremento sia delle attivita’ ispettive che di verifica della qualita’. La pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale che riconosce il Consorzio ai sensi dell’art. 14, comma 15, della legge n. 526 del 1999, conclude questo iter e aggiunge un ulteriore strumento per rendere piu’ efficace l’azione di controllo.
(Cac/ Dire) 16:05 23-01-19

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