Germanò (MNS): … a proposito del “saluto fascista”…con il braccio sinistro

Siamo davvero all’assurdo. Strumentalizzare il rispondere “presente” all’appello del Segretario Comunale, alzando il braccio sinistro per richiamare la sua attenzione per il caos esistente in aula, inventandosi un inesistente saluto fascista, getta un’ombra di cattivo gusto, sia nei confronti di certa stampa che si è inventata la notizia, sia nei confronti del Sindaco e di qualche sopravvissuto dirigente del PD che si sono lasciati andare a dichiarazioni fantasiose e a considerazioni che non hanno alcun senso. Sono doverose alcune precisazioni. Uno: il saluto fascista, da sempre, si manifesta alzando il braccio destro e mai quello sinistro. Quindi, o il Consigliere Lucio Dattola disconosce tale gestualità, oppure chi si è inventata la falsa notizia manifesta tutta la propria ignoranza e malafede. In entrambi i casi, quindi, quello di Dattola non era per niente un “saluto fascista”. Due: a chi giova alimentare tali amenità e tentare così di distrarre l’attenzione della pubblica opinione dalla drammatica situazione in cui versa la nostra Reggio per le colpe di questi sprovveduti amministratori che hanno in mano le sorti della comunità reggina? Però una leggerezza, questi professionisti dell’imbroglio, l’hanno commessa. Non si sono preoccupati, infatti, di dare disposizioni ai Vigli Urbani presenti in aula di sottoporre a opportuna perquisizione il Consigliere Dattola: sono certo che addosso gli avrebbero trovato un manganello fascista e una boccia di olio di ricino, pronti all’uso. Che peccato, avete perso una grande occasione per diventare per un giorno eroi a difesa della democrazia, sventando, come imprudentemente ha dichiarato Falcomatà (peraltro assente in aula), “un gravissimo, inqualificabile e inaccettabile vilipendio alle istituzioni”.Non rimane altro che ridere di fronte a tale carnevalata montata ad arte da questi impavidi e prodi combattenti a difesa…della loro traballante poltrona.

Reggio Calabria, 30 gennaio 2019

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