Dissesto idrogeologico. Da Enea modello per prevenire fiumi di fango

Frane dagli effetti particolarmente catastrofici. (DIRE) 31 Gen. – Un team multidisciplinare di ricercatori ENEA ha messo a punto una metodologia innovativa che consente di prevedere intensita’ e percorso dei ‘fiumi di fango’, un tipo di frana dagli effetti particolarmente catastrofici, e individuare aree e infrastrutture a rischio. La novita’ della metodologia sta in un approccio basato sull’incrocio di dati geografici, storici e territoriali, ma anche su studi sul campo realizzati in occasione delle frane di Messina e su test di mitigazione del rischio realizzati in Afghanistan con finanziamenti della Banca Mondiale. Altro aspetto innovativo e’ l’attenzione alla ‘ricostruzione resiliente’ delle aree, anche attraverso analisi costi/benefici e iniziative di formazione rivolte alla popolazione.Il modello verra’ applicato prossimamente a un progetto da realizzare in Peru’, in collaborazione con l’Universita’ di Torino e ad un programma per la protezione delle infrastrutture critiche in Italia. “Una volta rese fruibili sul web, le mappe che abbiamo realizzato consentiranno alle amministrazioni pubbliche di intervenire per mitigare il danno, valutandone anche costi e benefici in un’ottica di ricostruzione resiliente” sottolinea Claudio Puglisi del Laboratorio Tecnologie per la DInamica delle Strutture e la PREVenzione del rischio sismico e idrogeologico dell’ENEA. (SEGUE) (Com/Ran/Dire) 17:11 31-01-19

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