Reggio Calabria. I Capogruppo di maggioranza:”i consiglieri di minoranza dopo più di 4 anni non sanno dove si trovano né quello che fanno”

“Le loro interrogazioni al Sindaco sono nulle d’ufficio, anche perché in realtà dovrebbero essere indirizzate al Presidente del Consiglio”

Sui contenuti della conferenza stampa dei consiglieri di minoranza, la nota dei capogruppo di maggioranza in consiglio comunale. “Ai consiglieri di minoranza  riveliamo una importante verità: le loro interrogazioni al Sindaco sono nulle d’ufficio, anche perché in realtà dovrebbero essere indirizzate da regolamento al Presidente del Consiglio comunale.

Le loro istanze, anche quelle prodotte da chi tra loro   si riveste   di competenza tecnica e giuridica,  nessuna esclusa, hanno contenuti che non rientrano nella fattispecie dell’ ”interrogazione”, così come disciplinata dal regolamento di funzionamento del consiglio comunale, anche nella sua precedente versione che è rimasta in vigore per decenni, ma evidentemente ai più  sconosciuta o non compresa.

I consiglieri di minoranza sono convinti di formulare interrogazioni mentre in realtà abbozzano delle interpellanze ovvero   <<domande rivolte al Sindaco o alla Giunta per conoscere i motivi o gli intendimenti della loro condotta in relazione a questioni determinate>>.

E non solo, molte interrogazioni non sono presentate al Presidente del Consiglio Comunale che è la figura istituzionale effettivamente  deputata a riceverle, ma direttamente al Sindaco o ad Assessori, risultando quindi irricevibili. In conclusione non rispettano né la forma né i contenuti dell’interrogazione.  Tuttavia   per spirito di trasparenza,  le loro richieste risultano sempre  smistate agli assessorati di competenza per materia, ed evase, laddove presentano un contenuto intellegibile.  Ed invero se i consiglieri di minoranza sapessero leggere gli atti, navigare su un sito o scrivere correttamente   una mail, avrebbero tutte le risposte che cercano senza bisogno di   sollevare polveroni inutili. Questa possibilità è data  d’altronde  a tutti i cittadini  interessati che tramite  i  portali dell’amministrazione,   l’attività di comunicazione e per giunta attraverso i social media,  sono notiziati ogni giorno di tutte le attività e dei motivi di una scelta.

Questa amministrazione infatti se ha una pecca, è quella di comunicare troppo, come spesso viene lamentato da qualcuno. Non solo i cittadini sono informati su ogni cosa, ma grazie ai processi partecipativi attivati, concorrono a determinare le decisioni della politica. Capiamo  tuttavia che si tratta di un metodo non conosciuto né compreso da chi  si muove in consiglio su delega o per interposta persona e  nello stesso tempo non ha gli strumenti per  orientarsi  secondo le coordinate dettate dalle regole. In conclusione dopo più 4 anni non sanno dove si trovano  né quello che fanno”

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