Nicolò su chiusura temporanea del reparto di radiologia di Locri

“La chiusura temporanea del reparto di radiologia del nosocomio di Locri, avvenuta nel weekend, a causa della carenza di personale medico, con dirottamento degli utenti bisognosi di urgenti prestazioni radiologiche al presidio ospedaliero di Polistena, ha procurato un nuovo ennesimo disagio ai cittadini calabresi nella cornice di un sistema sanitario che ha grandi falle e che in taluni casi vive condizioni-limite.”  È quanto afferma il consigliere regionale Alessandro Nicolò secondo il quale “accanto alle presunte responsabilità dei commissari per l’attuazione del Piano di rientro dal debito sanitario, ampiamente stigmatizzate, sussistono quelle ascrivibili alla funzione gestionale ed organizzativa del management (espressione diretta della politica), che non ha dato le giuste risposte ai problemi emergenti strutturali nonché alle tante criticità che in questi anni si sono pericolosamente aggravate”. “Anche nel caso del reparto di radiologia di Locri – dove si è proceduto alla soppressione nelle ore notturne del servizio e nonostante le rassicurazioni del Governo regionale in merito – si è costretti a riscontrare oggi l’immutabilità di una situazione estremamente critica”.  “All’interrogazione proposta in merito alla fattispecie rispetto alle criticità che ancora oggi si rappresentano, il presidente Oliverio a marzo del 2018, ovvero un anno fa, ha risposto in Aula indicando quale possibile soluzione l’espletamento di bandi concorsuali in materia. Ma di quanto annunciato allora non vi è stato alcun seguito. Analogamente – sottolinea il consigliere regionale – per le segnalate disfunzioni afferenti gli ascensori dello stesso nosocomio nonché per le diverse questioni che riguardano altri reparti e lo stesso Pronto Soccorso per i quali abbiamo rappresentato attraverso interpellanze e interrogazioni le varie criticità che mettono fortemente in discussione servizi sanitari sia a livello strutturale che funzionale all’interno del medesimo nosocomio.”  “Alla luce delle diversificate responsabilità (politiche e manageriali) – evidenzia il consigliere Alessandro Nicolò – sarebbe opportuno che nel ‘decreto speciale a favore della sanità in Calabria’ da parte del titolare del Dicastero alla Salute si preveda anche un lavoro di accertamento per verificare e riscontrare cause, concause e responsabilità in merito ad una situazione già incancrenita e sedimentata”.  “Serve un forte impegno per il superamento dell’inquietante fase emergenziale e l’attivazione dei necessari percorsi per il risanamento strutturale dei presidi e per la rimozione delle criticità funzionali che afferiscono al sistema regionale della salute rispetto a logiche di agibilità e di efficienza, qualità dei servizi ed efficacia dei risultati – vere sfide nel segno dell’interesse collettivo. Occorre riportare nell’alveo della normalità la situazione della sanità nella nostra regione – conclude l’esponente politico di FdI – e non sono più procrastinabili provvedimenti risolutivi in una logica volta a favorire il ripristino dell’operatività di reparti e l’adeguatezza dei servizi”.

 

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