Poste Italiane: emesso un francobollo dedicato a Giuseppe Diana nel 25° anniversario della scomparsa

Poste Italiane comunica che è stato emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “il Senso civico” dedicato a Giuseppe Diana, nel 25° anniversario della scomparsa, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10€.

Tiratura: due milioni e cinquecentomila esemplari.

Fogli da quarantacinque esemplari.

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.

Bozzetto a cura di Giustina Milite.

La vignetta raffigura sullo sfondo di un gruppo di scouts, in primo piano a sinistra, un ritratto di don Giuseppe Diana affiancato, a destra, dalla scritta “Per amore del mio popolo” che rappresenta il suo scritto più noto, una lettera manifesto dell’impegno contro il sistema criminale.

Completano il francobollo le leggende “PEPPE DIANA” e “SACERDOTE A CASAL DI PRINCIPE”, le date “1958 – 1994”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

L’annullo primo giorno di emissione è disponibile presso lo l’ufficio postale di Casal di Principe.

Il francobollo ed i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi, possono essere acquistati presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.

Per l’occasione è stato realizzato anche un folder in formato A4 a due ante contenente il francobollo, una cartolina annullata ed affrancata, una busta primo giorno di emissione, al costo di 12€.

CS Poste Italiane

 

Storia di Don Giuseppe Diana

Il sacerdote Giuseppe Diana, chiamato anche Peppe, nasce il 4 Luglio del 1958 in Casal di Principe da Gennaro e Iolanda di Tella, primogenito di tre fratelli Emilio e Marisa. Riceve il battesimo il 7 Agosto del 1958 nella Chiesa del SS. Salvatore dello stesso paese. Nel 1968 entra in seminario ove frequenta la scuola media e il liceo classico conseguendo la maturità classica nel 1976. Nel 1977 entra nel Pontificio  Seminario di Posillipo, qui si laurea in Teologia e successivamente in Filosofia presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”. Nel 1978 entra nell’associazione guide scouts Cattolici Italiani (AGESCI) dove è caporeparto. Il 15 Aprile del 1981 viene ordinato diacono e il 14 Marzo del 1982 riceve l’ordinazione sacerdotale. Svolge inoltre, negli anni 80, attività di volontariato con l’associazione UNITALSI della Sezione Campana come responsabile dei Pellegrinaggi a Lourdes e capo barelliere. Nel 1984 viene nominato viceparroco della parrocchia SS. Salvatore di Casal di Principe guidato da Don Carlo Aversano che ha contribuito a rafforzare la sua formazione spirituale. Nel 1987 diventa assistente ecclesiastico del gruppo scout di Aversa e del settore Foulards Bianchi. Insegna inoltre materie letterarie presso il liceo del seminario Francesco Caracciolo di Aversa e religione presso due istituti: tecnico Alessandro Volta e professionale Alberghiero. Il 19 Settembre viene nominato parroco della parrocchia San Nicola di Bari (Casal di Principe) nello stesso tempo è anche segretario del Vescovo della Diocesi di Aversa Mons. Giovanni Gazza. Nel 1991 scrive insieme ai parroci della forania il documento “Per amore del mio popolo”, un manifesto dell’impegno contro il sistema criminale. Il 21 Novembre del 1992 viene nominato direttore spirituale nazionale dei Foulards Bianchi dal Vescovo di Volterra Mons. Giuseppe Bertelli. Il 19 Marzo del 1994 (giorno del suo onomastico) alle 7:30 viene ucciso nella sacrestia della sua parrocchia mentre si accinge a celebrare la S.Messa . E’ stato scrittore e scout italiano, assassinato per il suo impegno antimafia perché ha aiutato la gente nei momenti resi difficili dalla camorra. Sacerdote e uomo carismatico, coraggioso, altruista e virtuoso ha lasciato, con la sua tragica morte, un profondo segno nella società campana e soprattutto nel suo popolo. Un vuoto incolmabile nella vita dei suoi quattro nipoti: Gennaro, Francesco, Iole e Annachiara che lo hanno conosciuto attraverso racconti, testimonianze ed eventi che si sono succeduti dopo la sua morte.

Marisa Diana, Sorella di Giuseppe Diana

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