Le Indemoniate: Premio Fidapa di Reggio Calabria alla scrittrice Maria Primerano

E’ stata premiata ieri sera al Circolo del Tennis, dalla Fidapa di Reggio Calabria, la scrittrice catanzarese Maria Primerano, autrice del romanzo: Le Indemoniate che reca come sottotitolo: Racconti fantastici di Tommaso Campanella a Richelieu. Maria Primerano, cardiologa e pianista laureata al Conservatorio, è senz’altro dotata di “ multiforme ingegno”,riesce ad affascinare con la sua indiscussa abilità narrativa ed ad affabulare con un raffinato e sapiente uso della lingua,ricca,fluente, sicuramente colta, educata alla migliore tradizione classica, Il libro che ha già collezionato una copiosa serie di premi letterari e di riconoscimenti ripete il successo del precedente romanzo: “L’anello stregato di Mozart” edito da Pironti, confermando Maria Primerano come promettente scrittrice nel panorama italiano dei nostri giorni. Tornando alle Indemoniate , l’opera, è ambientata in Calabria, nel seicento, e si dipana attraverso una miriade di storie e di personaggi raccontati con l’abilità di una scrittrice “di razza,” capace di mantenere alte, nel lettore, l’attenzione e la curiosità per la materia magmatica che propone.

In veste di narratore, il frate domenicano Tommaso Campanella, ospite della corte francese di Luigi XIII dove si era rifugiato per sfuggire alle torture dell’Inquisizione che l’aveva condannato come eretico e cospiratore di congiure antispagnole, Nella splendida corte di Francia, che si avviava al periodo della Grandeur con Luigi XIII e poi con Luigi XIV, il re Sole, il frate di Stilo intesse un sodalizio intellettuale con il cardinale Richelieu, ministro di Luigi XIII a cui racconta fatti ed episodi di cui era stato testimone nel monastero di Soriano in Calabria, scenario degli episodi narrati. Il monastero di Soriano infatti costituisce il fulcro del romanzo e intorno ad esso si crea un’ atmosfera luciferina, esso è meta di innumerevoli donne indemoniate che vengono portate al monastero di Soriano per essere esorcizzate di fronte al quadro miracoloso del santo Domenico di Guzmann. Magistrali le descrizioni degli esorcismi con diavoli che si trasformano in animali mostruosi,con scene terrificanti di possessioni diaboliche e di isterismi collettivi. Ma anche il monastero pullula di atmosfere torbide e peccaminose, Tutto comunque viene riportato dalla autrice con caratteri di verità, con i nomi e i cognomi dei frati peccatori e delle donne indemoniate .La terra di Calabria è dunque rappresentata come luogo di ignoranza , di superstizioni .di magie e di malefici. Il finale drammatico , con la rappresentazione rovinosa dei terribili terremoti del 1638 e del 1783 che si portarono via il monastero di Soriano, facendolo sprofondare insieme al quadro miracoloso del Santo, diventano il segno della punizione divina, mentre la simpatia dell’autrice va al filosofo della Città del Sole, ispiratore del sogno utopico della uguaglianza e del buon governo.. A lui ,espressione del filosofo e dell’intellettuale illuminato, la Francia di Richelieu tributò, quando morì, solenni onori .

Titty Strano

banner

Recommended For You

About the Author: Redazione ilMetropolitano