Reggio Calabria. PRI su viabilità

Ancora una volta le maggiori notizie riguardanti lo stato dell’arte delle opere nella città di Reggio Calabria vanno rintracciate nella bacheca Facebook del Sindaco. L’interminabile ed interminato rifacimento integrale delle strade, annunciato più volte dal 2016, pare abbia avuto inizio, a pochi mesi dal rinnovo del Consiglio comunale, solo in pochissime arterie del territorio. Poi, la “magnifica” rimodulazione dell’area adiacente al porto (che ricordiamo ha di fatto annullato il magnifico progetto di Zaha Hadid), l’eterna costruzione del Parco Lineare Sud, anch’esso gigantesca incompiuta. Sono solo alcune opere che riguardano oltre che il decoro, soprattutto la viabilità della città, tema caro ai repubblicani, convinti che un parcheggio e qualche rotatoria non possono portare alcun beneficio alla mobilità, fungendo da specchietti per le allodole. Si è parlato molto di Smart City senza nemmeno conoscere il significato del termine. Se si avesse avuto, in questi termini, un po’ di coscienza, oggi i cittadini della periferia reggina (e non solo) avrebbero goduto delle ormai famose “aste del Calopinace”. La mobilità intelligente è una delle dimensioni chiave in cui il modello di Smart City si articola. Secondo questa concezione, il primo cittadino avrebbe dovuto far sorgere grandi parcheggi in periferia (ad esempio proprio al terminale delle aste) e garantire un collegamento tramite il trasporto pubblico, che da un lato avrebbe ridotto il flusso di mezzi privati, quindi il traffico, i costi per i cittadini e l’inquinamento, e dall’altro avrebbe garantito maggiori attenzioni alla periferia quale luogo residenziale. Si è preferito agire totalmente al contrario, costruendo parcheggi al centro (come quello nei pressi del porto o quello in mezzo ai palazzi di via Rausei) intasandolo di veicoli privati e screditando il trasporto pubblico, facendolo diventare una gigantesca periferia. Stesso identico ragionamento va fatto per le gemelle “aste sul Torrente Sant’Agata”, che avrebbero consentito il collegamento con la zona di via Sbarre Centrali e l’area aeroportuale ai quartieri di Modena, San Sperato, Gallina e Arangea. Se l’amministrazione pensa che sparando a raffica inglesismi quali “plastic free” o “bike sharing”, si possa inquadrare Reggio Calabria come Città Smart, quindi intelligente ed ecosostenibile, siamo completamente fuori strada. Le due iniziative, seppur lodevoli, possono solo essere variabili marginali e di contorno, da un lato perché le strade cittadine brulicano di spazzatura, dall’altro perché non esiste una pista ciclabile e l’altimetria caratterizzante la Città non può consentire a tutti di utilizzare la bici come mezzo di trasporto. Caro Sindaco, cara amministrazione, la politica dei proclami non ha portato ad alcun risultato, la Città ha bisogno di un reale piano per la mobilità, preferibilmente “Smart”, ma quantomeno non stupido.

banner

Recommended For You

About the Author: PrM 1