Groenlandia verso il voto, l’uranio al centro dell’attenzione

La Groenlandia, l’isola più grande del mondo con una popolazione di appena 57mila abitanti, che venerdì saranno chiamati al voto per rinnovare il parlamento di Nuuk, la capitale. L’esito della consultazione potrebbe avere conseguenze importanti per lo sfruttamento delle risorse artiche. Il voto pone importanti questioni per il futuro di questa terra in gran parte ricoperta dal ghiaccio, Al centro della campagna elettorale vi è infatti il tema dello sfruttamento dei giacimenti di uranio, mentre lo scioglimento dei ghiacci apre nuove possibilità per la ricerca di altre materie prime, idrocarburi e terre rare.

foto di GNS

L’elezioni anticipate sono dovute ad uno scandalo di corruzione che ha visto coinvolta il capo del governo, la socialdemocratica Alega Hammond del partito Siumunt, accusata di utilizzare fondi pubblici per pagare biglietti aerei ai famigliari. Alle ultime elezioni, tenutesi nel marzo 2013, la Hammond aveva vinto la contesa elettorale cavalcando un onda nazionalistica, il suo obbiettivo era quello di ottenere l’indipendenza dalla Danimarca puntando sullo sfruttamento del sottosuolo e per questo aveva revocato il bando allo sfruttamento dell’uranio.

Ma questa volta il nazionalismo è stato messo da parte, secondo i sondaggi la favorita a vincere questa tornata elettorale è la 36enne Sara Olsvig, del partito Inuit Ataqatigiit (Ai), che potrebbe conquistare 14 -16 dei 31 seggi del parlamento di Nuuk.

 La Olsvig si presenta a queste elezioni con un programma decisamente ambientalista che punta all’incentivazione del turismo, da affiancare alla pesca che è la prima risorsa dell’isola. La Olsving tuttavia, seppur contraria allo sfruttamento dell’uranio, in quanto teme che ci possano essere delle conseguenze ambientali, ha promesso che se verrà eletta come governatore della Groenlandia indirà un referendum per decidere sullo sfruttamento dei giacimenti.

Ma il partito socialdemocratico Siumut, ora guidato dall’ex funzionario di polizia Kim Kielsen, tallona da vicino l’Ai e le carte potrebbero venir sparigliate dal nuovo partito populista Naleraq, fondato l’anno scorso dall’ex governatore Hans Enoksen.

banner

Recommended For You

About the Author: Alessandro Cilione