Destre radicali a Milano: no all’Europa della banche, si all’Europa delle nazioni

fioreIl tanto contestato e discusso convegno organizzato da Forza Nuova a Milano, intitolato “Europa, Una Grande e Libera”, alla fine, si è tenuto e ha registrato la presenza di circa 500 persone, nonostante la dura opposizione fatta dai partiti di sinistra con in testa il sindaco Pisapia, che aveva espresso considerazioni di forte dissenso, rispetto a quanto si sarebbe verificato. Si è trattato, quindi, di un momento importante per le principali formazioni appartenenti alla galassia della cosiddetta destra radicale europea, che ha permesso di discutere in merito a temi delicati ed importanti e, soprattutto, di offrire una visione dell’Europa indiscutibilmente diversa da quella odierna, con riguardo alle sfide politiche e sociali che il vecchio continente – e, con esso, gli stati membri – stanno affrontando ed affronteranno in futuro.

Griffin visits HamiltonTra i partecipati, spiccano le figure di Nick Griffin, già Presidente ed europarlamentare del Partito Nazionale Britannico (British National Party) recentemente espulso, Eleftherios Synadinos, europarlamentare greco di Alba Dorata, e Udo Voigt, europarlamentare del Partito Nazionaldemocratico tedesco. Non meno importanti anche le presenze dei rappresentanti di altri partiti nazionalisti, come Gonzalo Martìn di Democracia Nacional (Spagna) e Stefan Jacobsson di Svenskarnas parti (Svezia). Sono stati diversi i temi trattati, come si evince dallo stesso titolo del convegno, tutti di stretta attualità ma particolarmente rilevanti soprattutto per quelle che sono le prospettive che si stanno consolidando all’interno del vecchio continente e che alimentano uno forte euro-scetticismo sempre più diffuso tra i cittadini europei.

eurozonaIl punto di partenza è stato senz’altro la fiera opposizione a quella che, a ragione, viene definita Europa di banchieri, alla quale si oppone la visione futuristica, e oggi oltraggiata, di un Europa delle Nazioni, rispettosa delle diversità e delle tradizioni. In quest’ottica sono state discusse le principali questioni che, come è ormai tristemente noto, affliggono non solo l’Italia ma l’interno continente europeo, dall’immigrazione al mondialismo, intesi come strumenti per indebolire e distruggere la cultura e la tradizione europea, dal dominio di banchieri e mercanti, che finanziano l’immigrazione, alla visione di un’Europa dei popoli retta dalla cultura Cattolica. Non meno importante, la centralità riconosciuta alla famiglia naturale e tradizionale, fondata sull’unione di un uomo e una donna, tema che tra l’altro rientra tra i famosi 8 punti programmatici del partito di estrema destra italiano che si oppone in modo risoluto alle unioni civili e, quindi, al matrimonio omosessuale, considerato come fonte di caso sociale Per dirla in poche parole, ne viene fuori una idea di Europa in completa ed assoluta rottura rispetto al modello attuale, del tutto fondato, si potrebbe aggiungere, sullo strapotere della Commissione europea e della Bce che riescono a ridurre drasticamente gli ambiti di sovranità degli stati e ad avere un peso politico di gran lunga superiore a quello del Parlamento europeo che rappresenta l’unica istituzione che, Vladimir Putinsebbene abbia un peso molto scarso, gode di legittimità popolare.

Ma il convegno di oggi è servito anche per discutere di questioni internazionali, prima tra tutte quella che riguarda i rapporti con la Russia di Putin. Secondo Robero Fiore, schierato contro la posizione assunta dall’Unione europea e dalla Nato, “ci stanno cercando di dire che la Russia è contro l’Europa, ma la Russia è Europa e ha delle profezie che guardano al futuro: potrebbe davvero essere la terza Roma”. “Siamo stati profeti sull’immigrazione – chiarisce Fiore – e siamo profeti sulla Russia”.

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About the Author: Luigi Iacopino