Italicum: in vigore da 1 luglio 2016 Jobs act: trasmessi i decreti

parlamentoNon c’è soltanto la questione del colle a tenere alta l’attenzione (si fa per dire) tra i banchi parlamentari e le poltrone dei talk show politici. Ritornano, infatti, prepotentemente sulla scena non solo le questioni dell’anno appena trascorso e rimaste irrisolte – come la legge elettorale e le riforme istituzionali – ma anche quelle – come il Jobs act – che, superata la prima fase, si accingono ad entrare nella seconda.

Riguardo al primo problema, alla fine, la clausola di salvaguardia per posticipare l’entrata in vigore dell’italicum è stata inserita all’interno dell’emendamento presentato dai capigruppo della maggioranza nel pomeriggio di ieri. Tale emendamento, che recepisce gli accordi sulla nuova formulazione dell’Italicum, in serata ha incontrato anche i favori di Forza Italia. Secondo quanto previsto, la data di entrata in vigore è l’1 luglio 2016. legge elettoraleDalla pagina Fb di Roberto Calderoli, tuttavia, si apprende che la Lega avrebbe presentato 40.000 emendamenti alla legge elettorale. La circostanza, riportata anche dal sito dell’Ansa, ha avuto come protagonista, oltre a Calderoli, anche il capogruppo al Senato, Gian Marco Centinaio. “Valuteremo il mantenimento o meno dei nostri emendamenti – ha dichiarato l’ex Ministro del Governo Berlusconi II – Noi siamo interessati a una legge elettorale seria perché prima si va al voto e prima si manda a casa Renzi; ma non siamo disposti a discutere da una posizione subalterna”. Prima vedere tappeto – ha concluso – e poi dare cammello”.

lavoro-300x154Per ciò che attiene alla riforma del lavoro, invece, superata la prima fase della ragioneria – che pur ha fomentato perplessità, innanzitutto, in merito alla durata della Naspi, la nuova indennità di disoccupazione che sostituirà gli attuali sussidi di disoccupazione, nel confronto tra gli anni 2015, 2016 e 2017 – i due decreti attuativi, quello appunto sulla nuova indennità di disoccupazione, che scatterà dal prossimo 1° maggio, e quello sul contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, sono stati trasmessi alla Camera e saranno sottoposti all’attenzione della Commissione Lavoro che è chiamata ad esprimere un parere obbligatorio ma non vincolante entro 30 giorni.

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About the Author: Luigi Iacopino