Colle: è iniziata la fase finale

napolitano27\01\2015 – L’ultima tappa, quella decisiva, che consegnerà al nostro Paese il futuro capo dello Stato, dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano, è ufficialmente iniziata. Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha infatti dato avvio alle consultazioni con le altre forze politiche al fine – si ritiene – di indirizzare la scelta finale a favore di un nome che riesca ad ottenere un’ampia condivisione. L’obiettivo finale è quello di avere un Presidente che possa, non solo rappresentare l’unità del popolo italiano ma, anche e soprattutto, preservare la duplice esigenza di mantenere gli equilibri interni al complesso e controverso panorama politico italiano e di tutelare gli interessi di casa nostra sul fronte europeo. Naturalmente ci si divide tra estimatori e detrattori di Napolitano e, quindi, tra coloro che ritengono che il nuovo Capo dello Stato debba continuare sulla stessa scia del predecessore e chi, diversamente, sostiene che è necessaria una rottura con il passato affinché si possa inaugurare una nuova stagione politica, caratterizzata da un modus operandi diverso. Se Re Giorno, in poche parole, a molti è apparso come un Presidente che è riuscito a mettere una pezza su un buco che stata via via allargandosi, riuscendo a conciliare la necessità della stabilità della zona euro con l’urgenza di avviare il percorso italiano delle riforme, in un momento di profonda crisi socio-economica e politico-istituzionale, a molti altri, invece, è apparso molto più vicino alle posizioni delle istituzioni europee e di certa parte della classe politica italiana, preoccupandosi di far rispettare le richieste dell’Ue anche a discapito delle istanze nazionali. Resta, poi, ancora aperta, la questione dolorosa della sospensione delle democrazia, con gli ultimi tre Governi (compreso l’ultimo) che non hanno beneficiato della legittimità popolare.

Punti-interrogativi-590x393Figura controversa, quella di Napolitano che, sicuramente peserà come un macigno sul suo successore. Su un aspetto, tuttavia, le diverse forze politiche sono (o dovrebbero essere) concordi: dovrà trattarsi di un politico e non di un tecnico. E, cosi, è sempre più smentita la tesi di una possibile pronuncia a favore di individui come Visco, Padoan e Draghi. La lista dei nomi è, comunque, ampiamente conosciuta, sebbene non ci si dovrà sorprendere eccessivamente nel caso di stravolgimenti dell’ultim’ora, dettati da (presunti) colpi di scena. L’ipotesi, in parte rafforzata, dallo stesso Renzi, di avere un Presidente donna (è un’anomalia, secondo lui, che questa circostanza non si sia mai verificata) non è affatto tramontata con le quotazioni che danno in pole position Anna Finocchiaro. Nulla, però, è ancora certo, tanto che si è ironizzato sul fatto che sembra essere il calciomercato più che l’elezione di una delle cariche più importanti dello Stato. E cosi, giù con i nomi, da quelli per ovvie ragioni più graditi al Pd (Veltroni, Fassino, Chiamparino, Bersani, Prodi) a quelli che possono generare frizioni (lo stesso Prodi), passando per coloro che rappresentano vere e proprie mele della discordia (Amato, che ha diviso il centrodestra, su tutti).

salviniSabato 30, in ogni caso, la partita dovrà essere conclusa alla quarta votazione. Stamattina, come anticipato, sono iniziate le consultazioni. Il Capo del Governo ha, inizialmente, incontrato i rappresentanti di Per l’Italia, Centro Democratico e Scelta Civica. Durante l’ora di pranzo è stato il turno della Lega Nord che, al termine dell’incontro, attraverso il segretario Salvini, ha chiarito che da Renzi non è arrivato nessun nome e che, probabilmente, “nessuno abbia idea di cosa vuole fare”. Il Carroccio tuttavia, non sembra avere pretese, sbarrando la strada soltanto alle ipotetiche candidature di Prodi ed Amato, ovvero con quei soggetti che, più di altri, hanno a che fare con il disastro euro. Non mancano neppure le posizioni di coloro – Sel, M5s e una parte di FI – che spingono perché venga eletto un candidato esterno al Patto del Nazareno. Secondo quanto emerso, inoltre, l’ex sindaco di Firenze, incontrerà non solo i rappresentanti ufficiali del Movimento cinque stelle, ma anche i Parlamentari che nelle scorse ore hanno annunciato il loro addio al movimento di Grillo per aderire al gruppo misto. Si tratta di un gruppo di nove deputati che dovrebbero dar vita ad “Alternativa Libera” e che dovrebbero, appunto, essere ricevuti da Renzi nell’ambito delle consultazioni.

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About the Author: Luigi Iacopino