Regione Calabria, da Astronave a Tartaruga

Lenta e farraginosa l’azione della “nuova” Regioneregione

L’ansia per la situazione della Calabria sino a pochi mesi fa descritta allo sfacelo pare sia svanita nel nulla, non appena il nuovo presidente Mario Oliviero si è insediato. Eppure dopo tanta attesa e tanta decantata urgenza di provvedimenti la Giunta Regionale ed i suoi componenti sono stati nominati con il ritardo che ha fatto molto discutere e con alcune presenze che hanno creato pesanti imbarazzi nel centro sinistra nazionale. Il tutto è stato abbondantemente e sapientemente gestito dai media locali che, a differenza di quando era governatore Giuseppe Scopelliti, hanno dedicato a quelle situazioni il giusto indispensabile, un semestre fa, si sarebbe sbattuto in prima pagina ogni cavillo ed ogni sospetto. Qualcuno dice che macchina regionale ad oggi si muove (una tartaruga risulterebbe essere un levriero a confronto).  In realtà tutto sembra immobile ed il resto appare in confusione: la Fondazione Campanella;  il Comparto Sanitario ( in riferimento al blocco del turn-over); la realizzazione dei nuovi ospedali;  la trasparenza sul coinvolgimento dei privati nella vicenda dei rifiuti (nell’era in cui era al governo il cdx la vicenda fece gridare allo scandalo); il gran numero di cosentini che hanno “invaso” gli assessorati; la situazione di stallo totale in tutti gli assessorati che sono in mano a “reggenti” in attesa delle nuove nomine dei Direttori Generali; la Giunta Regionale meno che dimezzata con 3 assessori che svolgono le attività che precedentemente erano svolte da 12 individui, tra assessori e sotto segretari; la legge di riforma che consente di avere tutti assessori esterni, in netto contrasto con i principi della spendig-review, presto proporremo una rassegna stampa degli articoli di tutti coloro che attaccavano il Consiglio Regionale quando venne approvata la legge che prevedeva la supplenza (cioè il consigliere regionale che diventava assessore, cedeva il posto in Consiglio al primo dei non eletti nella stessa lista); il ritardo inspiegabile sulla mancata nomina del commissario sanità; le promesse sui percettori di mobilità; la decisione di unificare i ruoli dei dipendenti di consiglio è Giunta (ruolo unico) che porterà allo svuotamento delle funzioni del Consiglio Regionale. Si potrebbe ancora continuare l’elenco delle situazioni irrisolte e poco chiare è lungo, doveva essere una nuova stagione ma invece agli occhi dei calabresi pare sia piuttosto un “rigurgito” della prima Repubblica. Il silenzio che accompagna questa nuova stagione non facilita la crescita della comunità, dimostra invece che ognuno tenta di difendere gli uomini del proprio territorio, mascherando in questo caso le inadempienze di Oliviero e “compagni” ed enfatizzando invece le cose non fatte dal Centro Destra . Una tattica sbagliata che alla fine purtroppo “sputtanerà”  chi doveva deontologicamente svolgere un servizio super partes. I colleghi della provincia cosentina, sempre molto attenti alle vicende regionali oggi appaiono alquanto “distratti”, sarà una forma di inconsapevole campanilismo? Per il bene della Regione Calabria (che problemi ne ha è indubbio negarlo) i calabresi, di tutte le provincie, chiedono al nuovo governatore che si intervenga sulle situazioni sopracitate e non con l’andatura della tartaruga.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.