Dietrofront sul DL Antiterrorismo

Poche ore fa, con sorpresa dell’opinione pubblica, durante la discussione del DL-ANTITERRORISMO, La norma che consentiva “l’impiego di strumenti o di programmi informatici per l’acquisizione da remoto delle comunicazioni e dei dati presenti in un sistema informatico” è stata stralciata dopo un passaggio nelle commissioni Giustizia e Difesa del testo. La richiesta di stralcio arriva direttamente dal Premier Renzi , il quale ha chiesto ed ottenuto lo stralcio dal testo di quel del passaggio.

Un tema delicato e importante, tiene a precisare l’esecutivo, che verrà affrontato in maniera più complessiva nel provvedimento sulle intercettazioni già in esame in Commissione.Il decreto dovrebbe rifinanziare le missioni militari all’estero e dall’altra introdurrebbe norme per contrastare le nuove forme di terrorismo: di qui pene severe per i “foreign fighters” e il carcere scatta anche per i reclutatori, per chi fa propaganda e per chi addestra. Con in più la previsione dell’aggravante delle pene se i reati vengono commessi attraverso mezzi informatici.

I dubbi iniziali sono stati mossi giorni fa dal garante della privacy, Antonello Soro, sulle norme che autorizzano la polizia a effettuare le intercettazioni preventive dei sospettati sulle reti informatiche, utilizzando programmi per acquisire “da remoto” le comunicazioni su social, come “whatsApp” o altre piattaforme. L’altra misura oggetto delle perplessità di Soro sarebbe stata quella che che porta a 2 anni il termine di conservazione dei dati di traffico telematico e delle chiamate senza risposta (oggi rispettivamente di un anno e di un mese).

Per contrastare i “lupi solitari”, vengono puniti anche coloro che si addestrano da soli per compiere attacchi, anche se non li portano a termine. Così come l’autorizzazione ai Servizi di infiltrarsi nelle carceri, luoghi di reclutamento degli aspiranti jihadisti. Inoltre è stato previsto un coordinamento delle indagini, affidato al Procuratore nazionale anti-mafia, che è ora anche “anti-terrorismo”. Infine, su proposta del relatore Andrea Manciulli (Pd), è stata introdotta una misura per scoraggiare i viaggi in aree a rischio, chiamata informalmente “norma Anti Greta e Vanessa”, sarà il Ministero degli Esteri ad indicare le aree a rischio e sconsigliare esplicitamente i Paesi dove recarsi: “Chi intraprende viaggi in zone pericolose o li organizza avrà l’esclusiva responsabilità individuale” sulle conseguenze.

Per a modalità di approvazione del DL bisognerà aspettare domani capendo se il governo si arrischierà a porre la fiducia sui 250 emendamenti oppure se le opposizioni ascolteranno le richieste dell’esecutivo di circoscrivere la discussione a un numero più limitato di emendamenti.

banner

Recommended For You

About the Author: Carlo Viscardi