Pietro Battaglia, non solo un sindaco

Pietro BattagliaPer tanti, Piero Battaglia fu solo il Sindaco del Rapporto alla Città e dei Moti per Reggio Capoluogo. Vero ma riduttivo rispetto alla Sua vita politica. Infatti, egli fu anche deputato nella X Legislatura 1987/1992; un periodo tra i più difficili della storia repubblicana. Giunse a Montecitorio a 57 anni dopo 31 anni di esperienza (24 anni al comune e 7 alla regione). Come ricorda in un Suo intervento durante il convegno Montecitorio un anno dopo. Approcci, difficoltà, attività dei neo-deputati nella X Legislatura organizzato dal Gruppo Parlamentare della Democrazia Cristiana alla Camera dei Deputati. Gli atti furono poi pubblicati dalle Edizioni Cinque Lune, storica casa editrice vicina alla Democrazia Cristiana. Battaglia dichiara di essere diventato deputato “non avendo né traumi, né esaltazioni”. Ma con “dietro le spalle un patrimonio ricchissimo di opere che abbiamo portato avanti, di attività, di leggi, e anche, mi sia consentito di dirlo, un patrimonio di riscatto che abbiamo offerto alle nostre popolazioni.” E a tal proposito è utile rileggere il suo discorso – tratto dagli Atti Parlamentari – in occasione della discussione alla Camera dei Deputati sul Decreto Reggio. Quando sottolinea che i problemi di Reggio riguardano anche il “recupero di una condizione di vivibilità” perché “una città può riprendersi non solo grazie alle opere pubbliche, ma soprattutto recuperando la considerazione del resto del paese.” Non troviamo un Battaglia diverso nelle aule parlamentari: è sempre lui. Cambia solo il contesto. Rappresenta tutti i cittadini e non solo i propri elettori: perché interpreta la politica come un servizio. Difende la propria terra senza cadere nel localismo. Conosce gli argomenti di cui parla e li sa inquadrare nell’ambito corretto. Non è un amministratore locale che porta a Roma le istanze e i bisogni dei propri elettori: è un uomo politico nazionale. Come quando – nel suo intervento al citato convegno – ribadisce quello che è un dovere della classe politica “io penso che la società che noi abbiamo contribuito a cambiare, abbiamo anche il dovere di saperla interpretare”. Ma è la conclusione a dare poi il senso di un’intera esistenza spesa nelle Istituzioni della Repubblica “bisogna sapere fare il proprio dovere a tutti i livelli con entusiasmo, con senso di responsabilità, tenendo presenti alcuni valori di appartenenza che sono, per così dire la nostra matrice: valori indispensabili per essere testimoni di un tempo esaltante ma al contempo difficile, che dobbiamo interpretare a livello legislativo per la massima assise dello Stato, della quale io mi onoro di fare parte con entusiasmo, anche se vi sono approdato con i capelli bianchi.”

Tonino Nocera

 

 

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