Sangue Nero: Il tautaggio maledetto di Stephanie Hochet

È La “Pétronille” di Amélie Nothomb l’autrice di questo romanzo intenso e oscuro, incentrato sulla passione per i tatuaggi, in uscita il 18 giugno per Voland

sangue neroIL LIBRO – Il protagonista di questa storia ha la passione per i tatuaggi. Tatuarsi é, secondo lui, il modo in cui ognuno rivela la sua parte intima. Durante un viaggio in Italia, il narratore viene a conoscenza di una frase latina incisa su una meridiana “Vulnerant omnes, ultima necat”. La frase lo colpisce talmente tanto che decide di farsela tatuare sul plesso solare dal suo amico Dimitri, tatuatore di professione. “Sono lo stesso uomo? Non esattamente, porto qualcos’altro in me, qualcosa che mi sta a cuore – a tal punto che ho accettato di soffrire perché mi appartenga o mi definisca o mi porti fortuna o tutto il contrario.” Il tatuaggio fatto da Dimitri lo stravolgerà; l’amico entrerà nella sua vita, come l’inchiostro sulla sua pelle. Follia e mistero si intrecciano in questo breve romanzo nel quale la Hochet tratta la grande ossessione dell’uomo, lasciare una traccia di sé. “Qualcuno ha chiesto un giorno: quando la neve si scioglie dove va il bianco? Un uomo senza ricordo, un viaggiatore senza bagaglio, una persona senza impronta…colui che non ha lasciato niente dietro di sé è un po’ patetico, trascina la sua disperazione fino ai confini del mondo.” L’AUTORE – Stéphanie Hochet, nata a Parigi nel 1975, esordisce a ventisei anni con il romanzo Moutarde douce, a cui seguono altri nove libri, pubblicati dalle più importanti case editrici francesi) Laffont, Stock, Fayard, Flammarion). Nel 2009 riceve il Prix Lilas e nel 2010 il Thyde Monnier de la Société des Gens de Lettres. Ha curato una rubrica per “Le Magazine des Livres” e collaborato con “Libération”.
Carmen Pascarelli – Ufficio Stampa

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