Sanità, Oliverio è stato “bocciato” da Renzi

<Incostituzionale>, ecco come è stata considerata la legge, collegata alla finanziaria regionale, dal Consiglio dei ministri. In Calabria per rendere più agevole il pagamento delle strutture sanitarie private, il parlamentino di Palazzo Campanella aveva messo insieme il fondo per le politiche sociali e quello sanitario: insomma avevano unito i dipartimenti anche se i fondi sono separati, da sempre. Ma il commissario alla Sanità, Massimo ScOliverio expo Milano 2015ura, qualche settimana fa, scrive al governo che, a parer suo, quel provvedimento gli sembrava non legittimo proprio per i poteri commissariali e dunque non di competenza del governo regionale. Naturalmente non si è preso neanche la briga di avvisare il presidente della giunta e da Roma non hanno battuto ciglio: il Consiglio dei ministri ha impugnato davanti alla Corte costituzionale la norma regionale, dando ragione a Scura, a scapito di Oliverio. Scura aveva scritto al ministro dell’Economia e aveva mosso dei rilievi importanti, affermando che quell’atto, determinava <una chiara lesione alle prerogative della struttura commissariale, mettendo a repentaglio l’attuazione della rete territoriale, attualmente in corso e l’implementazione del programma 2013-2015>. Insomma in parole povere Scura ha detto chiaramente che sul settore sanità comanda lui. Altro che collaborazione. Oliverio che pensava di avere un governo amico subisce, senza batter ciglio, l’ennesimo schiaffo in faccia. La legge regionale, il collegato alla finanziaria in pratica tentava (forse male) di agevolare i pagamenti delle strutture sanitarie private, a dire della Regione, cercando di unire i dipartimenti. renziUna follia per il commissario Scura, che è un ingegnere, arrivato dal nord dell’Italia per far rientrare i conti sulla sanità calabrese, per volontà del governo Renzi, che non ha tenuto conto delle istanze del suo presidente di Regione, nonostante Oliverio sia del suo stesso partito, il Pd.  Certo è che al momento l’ingegnere venuto dal nord non pare aver fatto molto, se non tagliare i servizi. Per esempio non pare esserci più traccia, a detta del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo dell’ospedale nuovo che doveva essere costruito nel capoluogo, così come uno dei primi atti di Scura (appena un mese dopo essersi insediato) è stato quello di decidere di chiudere l’ospedale di Polistena. Non è facile gestire il settore. Certo è comunque che al momento la legge regionale che agevolava i pagamenti delle strutture sanitarie private è stata bocciata ed è tutta da rifare, anzi no, perché a rifarla dovrà essere Scura, è l’ingegnere che comanda sul settore, lo ha detto anche il consiglio dei ministri. Per la Calabria, da tempo, suona come l’ennesima colonizzazione.

L’Arciere

banner

Recommended For You

About the Author: Redazione ilMetropolitano