Governo sotto su riforma RAI

RaiSe la maggioranza si ritrova compatta e coesa nei voti segreti per la “salvezza” o meno di un loro parlamentare/senatore, nei momenti di votare compatta pubblicamente degli emendamenti alle sue leggi tende a vacillare. E’ successo oggi, infatti il governo e la maggioranza sono stati battuti al Senato in occasione delle votazioni su emendamenti della minoranza Pd, Forza Italia e Movimento 5 Stelle, che sopprimono l’articolo 4 del ddl di riforma della Rai. In poche parole viene cancellata la delega al governo per la disciplina del finanziamento pubblico della Rai. Con 121 sì contro 118 no, l’Aula del Senato ha approvato alcuni emendamenti delle opposizioni e della minoranza dem facendo sì che le opposizioni tolgano al governo la delega sul canone Rai. Vedendo ciò l’esecutivo ha fatto “marcia indietro” ridimensionando i poteri di delega sul riassetto normativo della Rai, ciò viene spiegato dal sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, che in un intervento al senato dichiara : “Il governo raccoglie in pieno le sollecitazioni arrivate dai gruppi e annuncio che il relatore presenterà un emendamento” all’articolo 5 “per delimitare l’ambito di intervento”. In sostanza sarà eliminata da questo articolo, la seguente dicitura : “con riguardo alle diverse piattaforme tecnologiche, tenendo conto della innovazione tecnologica e della convergenza delle piattaforme distributive”. Inoltre il governo alza “bandiera bianca” sulla modalità di rinnovo del CDA perché tra le minacce di ostruzionismo dell’opposizione e i mal di pancia interni allo stesso Pd rinnovare il consiglio di amministrazione Rai con la nuova legge avrebbe comportato tempi lunghi e una faticosa battaglia in Parlamento, ed eliminata l’ipotesi del decreto legge, si è deciso di procedere con la Legge Gasparri, salutato con un Tweet dello stesso Gasparri.gasparri Ora le prossime ore saranno concitate per l’elezione del CDA Rai e l’approvazione o meno della riforma stessa della Tv di stato, dato che gli stessi Azzurri puntano all’annullamento della legge che in parte loro stessi avevano contribuito a modificare. Domani i membri Pd della Vigilanza si incontreranno in mattinata per decidere come procedere, poi alle 14 l’ufficio di presidente della Vigilanza deciderà le tempistiche. Il presidente Roberto Fico ha sollevato alcune perplessità sulla possibilità di votare prima della pausa estiva, annunciando la volontà di rivedere il regolamento. Un accordo tra le forze politiche è necessario per procedere, soprattutto perché il presidente deve avere i due terzi dei voti. Il CDA dovrebbe essere composto da quattro membri del PD, due di centrodestra ed uno M5S, uno designato dal Ministero del Tesoro ed uno dal Presidente del consiglio, che ormai dovrebbe aver ridotto la scelta fra Marinella Soldi di Discovery, Patrizia Grieco, presidente di Enel, e la toscana Antonella Mansi, ex presidente della Fondazione Mps.

Antonella Postorino

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Antonella Postorino è una Giornalista Pubblicista specializzata in architettura e beni culturali che collabora con il Metropolitano.it. Antonella Postorino è anche un architetto, designer e scenografa.