Blue jeans: il lavoro nobilita il Denim!!

Nato come abito da lavoro, il jeans è diventato nel corso degli anni un capo davvero irrinunciabile nel guardaroba di ogni donna e non solo!!! Chi di noi non ne possiede uno? Eppure, quello che sembra il pantalone più glamour e moderno ha in realtà una storia lunghissima, che inizia più di un secolo e mezzo fa.
Sono gli anni della scoperta dell’oro in California, intorno al 1850, quando un immigrato alsaziano di origini ebree, Levi Strauss, con l’aiuto di Jacob Davis, un sarto del Nevada, dà alla luce quello che diventerà il capo d’abbigliamento più longevo e amato della storia della moda. Il jeans si diffonde rapidamente tra i lavoratori e fino agli anni ’40 viene associato all’immagine degli operai che lavorano in cantieri, miniere e fabbriche siderurgiche. Accompagna il mito della “conquista del West”, quando i cowboys utilizzano il tessuto denim non solo per confezionare i famosi pantaloni, ma anche le robuste giacche con molte tasche, tipiche del tempo.
Durante la Seconda Guerra Mondiale tutti i militari americani vengono dotati di un paio di Levis Dungaree, che, nel momento di licenza, in riposo o dietro le linee di combattimento, diventa l’abito civile.
In Europa arriva nel dopoguerra, indossato proprio dall’esercito americano vincitore, ed è la vera svolta: il jeans diventa un indumento da tempo libero!
Negli anni ’50 viene indossato da James Dean, Elvis Presley e da altri idoli del cinema e del rock’n’roll: entra nelle case di tutto il mondo e conquista i giovani sotto lo sguardo indignato dei genitori che disprezzano questo nuovo modo di vestire. L’attrito generazionale che ne deriva porta il jeans a divenire, un decennio più tardi, il simbolo della contestazione giovanile, diventando addirittura l’uniforme dei contestatori sessantottini.
Alla fine degli anni ’70, con lo sfiorire delle contestazioni, il jeans diviene preda delle varie griffe, che se ne impadroniscono facendolo diventare parte integrante delle loro collezioni.
Negli anni ’80 diviene la bandiera dei punk, che lo preferiscono attillato. Madonna lo indossa country per cantare Don’t tell me e a vita bassa per l’inno americano Apple Pie. Tra “slim fit” e zampa d’elefante il jeans raggiunge il primato di pantalone preferito dai giovani, diventando il tessuto casual per eccellenza. Oltre ai pantaloni nascono giacche, abiti, gonne e accessori!
Negli ultimi vent’anni il jeans si trasforma ed evolve in un’ascesa che non conosce limiti. La moda impone continue modifiche di forme, colori e stili ed il denim non se ne sottrae. Sono molti gli stilisti dedicano a questo tessuto collezioni specifiche. Alcuni, come Chanel, Gaultier, Galliano, Lacroix lo fanno sfilare persino sulle passerelle haute couture. Nasce l’idea di un jeans elegante, che anche un uomo di successo può indossare!
Una curiosità: il jeans è stato fin dalle origini e per molti anni appannaggio esclusivo degli uomini, ma nel 1918 nascono i “Freedom-Alls”, i primi jeans da donna! Il nome è ovviamente un omaggio alla ormai conquistata libertà. Non si tratta, però, di veri e propri pantaloni, ma piuttosto di tute intere, usate per i lavori domestici o più semplicemente per il tempo libero.
Oggi il denim è diventato ormai universale. È il capo d’abbigliamento più diffuso. Veloce da indossare, risolve in un attimo qualsiasi look. Ogni donna può portare un paio di jeans, non tutte però lo fanno con femminilità! Portarlo con femminilità è tutto un altro paio di maniche!!
Occorre scegliere con cura il modello giusto, quello adatto alla nostra figura e che più ci valorizza, evitando così l’effetto maschiaccio o, peggio ancora, l’effetto “tozzo”!
La scelta dipende soprattutto dal tipo di corporatura che si possiede.
Se hai un fisico longilineo e magro, beh che dire, puoi davvero permetterti tutto! Prediligi la vita bassa e osa, tu che puoi, con i Boyfriend jeans, ampi e magari con la parte inferiore arrotolata, o con i Flare, i famosi jeans “ a zampa ”, assolutamente glamour portati con zeppe, top e camicie a stampe colorate. Il jeans perfetto per te resta comunque il modello Skinny. Ultra aderente, segna davvero tutti i punti del corpo, dal fondoschiena al polpaccio, valorizzandone le forme. Portalo con sneakers o ballerine di giorno e con tacco 12 la sera per un outfit assolutamente sexy!
Se, invece, hai una corporatura più formosa scegli i Boot Cut. Leggermente svasati al fondo, scendono morbidamente lungo i fianchi e non sono stretti sulle cosce. Perfetti per valorizzare le curve e, nella colorazione più scura, per snellire la silhouette.
I modelli a vita alta ti renderanno più femminile e sensuale, ma non sono adatti se hai qualche rotolino di pancia. In questo caso meglio prediligere la vita media; assolutamente out la vita bassa che tende a far salire la “ciccia” creando un effetto decisamente antiestetico. Per camuffare un fondoschiena “ importante ” scegli, invece, un modello dalla gamba larga, che cada dritto senza sottolineare le forme, o a zampa. L’ampiezza nella parte inferiore della gamba, infatti, slancia la figura, riequilibrandola e rendendo uniforme l’effetto visivo finale.
Se hai le gambe corte scegli jeans dal taglio Baggy, con la vita regolare e la gamba morbida. Se la taglia lo permette gioca con la lunghezza, scegliendola sopra la caviglia, e con scoloriture posizionate strategicamente dalla vita al ginocchio. Da abolire assolutamente linee troppo ampie, cavallo troppo basso, tasconi e risvolti troppo in evidenza…tendono tutti ad accorciare la figura. Via libera, poi, ai jeans portati con tacchi alti!!!
Un consiglio per tutte: indossare jeans troppo stretti non vi farà sembrare né più belle né più magre, ma solo più strizzate…l’effetto salsicciotto è assicurato! Scegliete, quindi, un modello che non stringe in nessun punto, altrimenti non fa per voi!
Non dimenticate che il jeans si adatta ad ogni occasione e non è mai inopportuno. Con qualche accorgimento e gli abbinamenti giusti valorizza ogni momento della giornata! Per questo va scelto con cura, senza lasciarsi prendere dalla follia del momento.
Quindi “quando esci per comprarti dei jeans, sii carina con te stessa. Se ne provi un paio che ti sta male, non prenderlo come un fallimento personale. Levateli, rimettili in mano alla commessa ed esci dal negozio a testa alta, continuando a cercare.
I JEANS GIUSTI SONO COME IL RAGAZZO GIUSTO: PRIMA O POI, ARRIVANO!!! ”.
Consuelo Occhiuto

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