Florio

Un’altra industria che ha legato le proprie fortune alle vicende personali del proprio fondatore è la Florio. Vincenzo Florio nacque a Bagnara Calabra il 4 Aprile del 1799, ma la sua famiglia si era già da tempo trasferita a Palermo, in conseguenza del terremoto del 1783 che aveva colpito il territorio reggino. E la famiglia Florio gestiva a Palermo una drogheria, che in breve tempo crebbe tanto da diventare la casa commerciale più importante della Sicilia e, probabilmente, dell’intero regno borbonico. Per sintetizzare il ruolo economico, commerciale ed industriale di Vincenzo Florio, viene comodo leggere l’elenco inserito nella scheda tratta da www.senato.it, dal momento che il Nostro era stato nominato senatore del Regno il 13 Marzo del 1864:

Socio della ditta “Ignazio e Vincenzo Florio” dal 9 maggio 1818, cosiddetta Casa di commercio Florio, Gerente della Regia per la privativa della fabbricazione e lo spaccio dei tabacchi (luglio 1829), Socio della Compagnia palermitana di assicurazioni (6 ottobre 1829), Proprietario della tonnara dell’Arenella (1830), Comproprietario delle aziende vinicole di Marsala (1° ottobre 1834), poi proprietario dal 25 maggio 1839, Consigliere della Camera di commercio di Palermo (16 novembre 1834-1859), (Regno delle Due Sicilie), poi vicepresidente, Presidente della Camera di commercio di Palermo (1863-1867), Fondatore dello Stabilimento Florio per la produzione del vino di Marsala (1832), Governatore del Banco di Corte (7 aprile 1843-1864, data della fondazione del Banco di Sicilia), Socio fondatore della “Società dei battelli a vapore siciliani” (11 luglio 1840-settembre 1852), Proprietario della Fonderia Oretea di Palermo (6 settembre 1841), Proprietario delle tonnare di Favignana (1841-1859), Fondatore del Banco Florio (1845), Membro della Guardia nazionale di Palermo (1848), Fondatore dell’Impresa I. e V. Florio per la navigazione a vapore dei piroscafi siciliani (1847-25 agosto 1861), Governatore negoziante del Banco regio dei domini al di là dal faro (Regno delle Due Sicilie) (25 settembre 1850), Fondatore del Banco di circolazione per la Sicilia (ottobre 1860), Fondatore della Società in accomandita Piroscafi postali (25 agosto 1861), poi Piroscafi postali di Ignazio e Vincenzo Florio e compagni (26 gennaio 1862), Presidente della Banca nazionale, sede di Palermo (1861).

Basti riflettere, dunque, solamente su alcune attività industriali, vale a dire quella inerente la lavorazione del tonno e quella della produzione del celebre vino di Marsala. Il nome Florio è ricordato anche nella storia delle vicende che portarono alla proclamazione del Regno d’Italia, nel 1861, poiché la compagnia di navigazione che vi apparteneva in società con i genovesi Rubbatino, ebbe un ruolo fondamentale nella spedizione dei Mille. La famiglia Florio legò il proprio nome anche nel campo dell’automobilismo sportivo: Vincenzo Florio, nipote del fondatore, nato nel 1883, appassionato di automobili, decise di realizzare, non lontano da Palermo, un circuito dove fare svolgere le gare. La Targa Florio venne disputata dal 1906 al 1977, e fu un appuntamento motoristico secondo per importanza solamente alla più celebre Mille Miglia.

Prof. Giuseppe Cantarella

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