Usa pronti ad attaccare mentre Enrico Letta cerca una soluzione politica alla crisi siriana

Gli Stati Uniti sarebbero pronti a lanciare contro la Siria un attacco aereo su larga scala, con obiettivi più estesi di quanto previsto. Il Pentagono avrebbe allargato la lista degli obiettivi in Siria, come scrive anche il New York Times, allo scopo di indebolire la capacità di Assad di utilizzare armi chimiche. Questo significa espandere oltre i 50 (è questo il numero dei siti che facevano parte dell’originale lista dei bersagli, preventivamente stabilita con i francesi) quello degli obiettivi dell’attacco. Per la prima volta gli Usa parlano di utilizzare aerei americani e francesi per colpire specifici bersagli, in aggiunta alla flotta navale “Tomahawk”, la squadra di navi americane già schierate davanti alla Siria. E c’è un rinnovato impegno a cercare di coinvolgere nel progetto altre forze Nato. Gli attacchi verrebbero rivolti non contro le scorte di armi chimiche, il che significherebbe rischiare una catastrofe, ma piuttosto contro le unità militari che hanno immagazzinato e preparato le armi chimiche e attuato gli attacchi contro i ribelli, come anche contro le sedi che sovrintendono agli attacchi stessi. Il generale Martin E. Dempsey ha detto che altri obiettivi riguarderebbero le attrezzature utilizzate dalla Siria per proteggere le armi chimiche, come missili e razzi a largo raggio, che possono anche trasportare le stesse armi. Sono queste le notizie che filtrano da Washington, mentre spunta anche una bozza di ultimatum a Damasco: al regime verrebbero garantiti 45 giorni di tempo, entro i quali Assad avrebbe l’obbligo di sottoscrivere la messa al bando delle armi chimiche. Altrimenti, scatterà la reazione militare americana. Durante il suo colloquio con Barack Obama nel corso del G20,invece,  il presidente del Consiglio italiano, Enrico Letta, ha insistito con il presidente americano sulla possibilità di trovare ancora una soluzione politica alla crisi siriana. “Ci sono ancora margini di manovra per una azione dell’Onu”, ha detto Letta a Obama.

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About the Author: Annamaria Milici