Presentazione Simbolo Nuovo Centro Destra

nuovo centro destraIeri il leader del Nuovo Centrodestra, Angelino Alfano, ha presentato il simbolo del nuovo partito. “Abbiamo toccato quota mille amministratori locali che si uniscono ai 90 consiglieri regionali, al presidente della Regione Calabria Scopelliti, ai 60 parlamentari e ai 7 eurodeputati” ha detto il ministro dell’Interno, orgoglioso di mostrare la “maglia” del Ncd: “Abbiamo scelto il blu perche’ e’ un colore che da’ forza, e’ la forza del mare, e’ la bellezza del cielo”. Intanto dalle colonne del CORRIERE DELLA SERA Raffaele Fitto, rimasto in Forza Italia, invita Alfano a tornare a casa. “Con un progetto politico chiaro – afferma – gli strappi si possono ricucire”. “‘Non si puo’ pretendere di giocare il derby il primo tempo con la maglia dell’Inter e il secondo con quella del Milan. Non si puo’ stare oggi in questo governo e domani partecipare alle primarie di un centrodestra in cui Forza Italia rappresenta il collante per gli elettori moderati. Alfano deve scegliere, ora. Questa e’ l’ultima chiamata’. E’ perentorio, ma e’ comunque un appello a tornare a casa quello che lancia Raffaele Fitto all’ex amico di partito. Lui, che nell’ultima fase di vita del Pdl e’ apparso come lo sfidante del vicepremier, quasi il suo avversario, oggi propone una sorta di nuovo patto perche’ ‘le condizioni politiche sono radicalmente cambiate’, e perche’ in politica non ci sono strappi che non si possano ricucire: ‘Da parte mia non c’e’ stata mai alcuna battaglia personale contro Alfano. E se c’e’ un progetto politico chiaro, ricongiungersi e’ sempre possibile’. Perche’, a meno di due settimane dalla scissione, Alfano dovrebbe tornare indietro? ‘Perche’ tutto e’ cambiato da allora, e le persone intelligenti sanno che peggio dell’errore c’e’ solo il perseverare nell’errore’. Messa cosi’, sarebbe un atto di contrizione piu’ che un ritorno… ‘Certo non sto a evocare la parabola del figliol prodigo, perche’ qui non c’e’ da ammazzare alcun vitello grasso. Mi limito a mettere assieme i fatti. Non c’e’ piu’ il governo di larghe intese, ma un governo di sinistra-centro. L’unica unita’ dei moderati e’ possibile attorno a Forza Italia e a Berlusconi, perche’ cosi’ e’ per gli elettori, e ogni altro progetto e’ velleitario. Al governo sempre piu’ si mortificano le posizioni del centrodestra con nuove tasse su casa e risparmio. In piu’, si e’ cercato di derubricare a vicenda giudiziaria il voto sulla decadenza, che e’ questione solo politica’. Alfano dovrebbe trarne le somme e passare con voi all’opposizione? ‘Io dico: come possono pensare di avere la botte piena e la moglie ubriaca, il canone e la pubblicita’ come la Rai, il governo con il Pd e l’alleanza tattica con Forza Italia?’. (?) Ma il Ncd spinge per portare avanti le riforme, per fare un altro pezzo di strada con il governo. Come si puo’ interrompere questo cammino? ‘Le riforme erano possibili, e previste, nell’ambito dell’accordo di governo delle larghe intese. E quelle di cui si parla noi le avevamo varate, ma la sinistra con un referendum le ha cancellate. Oggi, anche alla luce della decisione della Consulta che ha effetto sul Parlamento, non si puo’ pensare che ci sia clima e possibilita’ di fare altro che una legge elettorale che garantisca il bipolarismo, magari partendo dal modello spagnolo, e poi andare al voto per dare un governo politico al Paese. Dopo le larghe intese non vorrei ci trovassimo di fronte alle lunghe attese’. Vuole dire che non collaborerete alle riforme, che farete solo opposizione dura, magari attaccando i senatori a vita? ‘La nostra opposizione e’ e sara’ di merito, per il bene del Paese: abbiamo appena presentato emendamenti importanti alla legge di Stabilita’, speriamo vengano recepiti. Ma sui senatori a vita, mi permetto di dire che non e’ bello averli visti tutti presenti solo nel voto sulla decadenza di Berlusconi e per esempio tutti assenti oggi a quello sulle missioni internazionali. Doveva essere il contrario’. FI sembra ormai in campagna elettorale, e anche il partito scalda i motori, ma in direzione diversa da quello che vi attendevate: un movimento leggero, senza figure di vertice, con tante facce nuove. La preoccupa? ‘Affatto. Berlusconi si sta positivamente orientando su un movimento a due gambe: da una parte quello politico vero e proprio, valorizzando chi a Roma, nelle istituzioni, sul territorio si impegna quotidianamente. Dall’altra i club, sui quali il presidente punta facendo leva sulle nuove energie. Non vedo un contrasto tra spinta politica e innovativa, ma una forza in piu””.

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