NBA, la dead line è passata

logo nba Il termine per effettuare scambi nella NBA è scaduto e non è successo quasi nulla a parte dei movimenti minori. Si può dire che l’unico grande affare lo ha messo punto Indiana che non poteva più tenersi Danny Granger ed ha deciso di spedirlo a Philadelphia in cambio di Evan Turner, sesto uomo perfetto per il team di Vogel che vuole difendere il primo posto del ranking NBA ed avere il vantaggio del fattore campo anche in un eventuale finale. I Sixers hanno deico successivamente di lasciare libero Granger che può firmare da free agent per qualche franchigia che ha bisogno di una guardia d’impatto per far sballare i valori della rispettiva conference. Ci sono infatti alcuni giocatori che sono ancora liberi come Jason Collins che recentemente ha accetato l’offerta dei Brooklyn Nets mentre fa gola a tutti Glen Davis, ex Celtics rilasciato dagli Orlando Magic. Sul mercato anche Ron Artest e Udrih tagliati da New York dopo che la dirigenza della grande mela non è riuscita a togliersi di mezzo il play Felton, recentemente apparso anche nei giornali di cronaca per un episodio di violenza provata ai danni della moglie. Comincia marzo dunque e ci sono ancora circa quaranta giorni di regular season da affrontare in cui possono essere stravolti pronostici e classifiche con Lebron che punta al terzo anello ma dovrà fare i conti con Indiana ad Est ed eventualmente aspettare chi vince la lotteria dell’Ovest dove Oklahoma ha un passo in più anche se non ha metabolizzato alla perfezione il ritorno di Westbrook. Occhio ai Rockets in rimonta ed ai Clippers e guai scommettere contro San Antonio anche se l’età non depone a favore dei texani. L’out-sider? Golden State perché se ha in squadra il giocatore più imprevedibile della Lega, puoi fare qualsiasi cosa come perdere con Charlotte o vincere con Miami….

banner

Recommended For You

About the Author: Redazione ilMetropolitano