di Fabrizio Condemi. La formazione più giovane della serie B, la Reggina che ha giocato contro il Cesena nella penultima partita interna, non ha sfigurato contro una squadra che può giocarsi fino alla fine l’accesso diretto alla serie A. La solita sfortuna ( tre legni clamorosi) impedisce agli amaranto di fare punti che sarebbero stati meritatissimi. L’1-2 finale (con il solito gol dell’ex Cascione) serve moltissimo al Cesena che nelle ultime due partite del campionato cercherà di agguantare l’Empoli per andare in serie A direttamente. Per la Reggina, invece, questa partita, da retrocessa, poteva dare pochi spunti ma i giovani che si sono messi in mostra (Coppolaro e Condemi su tutti) danno speranza per il futuro. Ma il deposito presso il Tribunale di Reggio Calabria, dell’accordo con i creditori della ristrutturazione dei debiti da parte della Reggina Calcio, apre la delicata “partita” della sopravvivenza del club amaranto. Di fatto, dunque, il debitore (la Reggina Calcio), con l’applicazione dell’istituto della ristrutturazione del debito, ha già raggiunto un accordo con i creditori (o con almeno il 60% di essi), ma sottopone questo accordo all’attenzione del giudice, che dovrà omologarlo o meno. Viene così nominato un commissario giudiziale che avrà vari compiti di coordinamento e controllo su tutta l’attività svolta dal debitore, inoltre riferisce al giudice delegato le omissioni, le mancanze e le violazioni eventualmente riscontrate. Si ritiene che il giudice dià o meno la sua omologazione solo a condizione di aver verificato l’attuabilità dell’accordo, con particolare riguardo alla sua idoneità ad assicurare il regolare pagamento dei creditori.Una volta ottenuta l’omologazione, inizia la fase esecutiva della procedura. Resta successivamente da verificare se la Reggina riuscirà a far fede ai propri adempimenti e in caso contrario, il creditore può chiedere la risoluzione della procedura aprendo scenari catastrofici. Insomma, al di là dei cavilli giuridici, la Reggina Calcio vive un momento particolare e il suo futuro, di fatto, è più che mai grigio e incerto…
